Costin Chioreanu è un apprezzato designer che ha prestato la sua opera a molti artisti del mondo metal.
Basta dare una occhiata al suo sito:
http://twilight13media.com/ per rendersene conto.
Bloodway è parte dell'universo del poliedrico artista rumeno.
La parte musicale, quella più malata ed oscura.
Il terzetto, qui al suo esordio ufficiale, ci offre, infatti, una manciata di brani che coagulano, in maniera del tutto deviata, Sludge e Black Metal creando un suono velenoso e, per molti aspetti, piuttosto sperimentale.
"Sunstone Voyager and the Clandestine Horizon" si appoggia su dure dissonanze chitarristiche ed improvvise accelerazioni che agitano ritmi, generalmente, pacati ma asfissianti ed è un album molto abile nell'unire le due anime (i due generi) che ne costituiscono l'ossatura.
Sulla base musicale, che resta in ogni caso devota alla melodia e vagamente psichedelica, si erge la prestazione vocale schizzata e disturbante di Costin che urla la sua rabbia o accarezza i nostri padiglioni auricolari nei momenti più "sereni".
Furia e melodiosa desolazione si abbracciano in un dischetto che rappresenta un importante biglietto da visita per un gruppo dal grande potenziale e dall'innato talento per la semplice forma canzone.
Se amate il metallo nero declinato in traiettorie sperimentali e lo sludge più denso, sarete abbagliati sulla via del sangue.
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