Copertina 7

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2013
Durata:49 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. OPPRESSION (REMIX)
  2. THE STATE OF MADNESS
  3. THEATRE OF LIFE
  4. WE ARE GOTHROCKERS AND WE DON'T CARE
  5. SHE IS THE DEMON
  6. TERRORROOM
  7. VOICES OF THE PEOPLE
  8. JAVLA ZIGENARE
  9. STAND UP
  10. JEPHANIA
  11. WE ARE GOTHROCKERS AND WE DON'T CARE (DEMO VERSION)

Line up

  • Daniel Dante: everything
  • Abir Blackshadow: vocals

Voto medio utenti

Daniel Dante e Abir Blackshadow, nomi d'arte di Daniel e Abir Lillman, sono marito e moglie: lui svedese, lei libanese, lui polistrumentista, lei cantante, entrambi da sempre affascinati dal gothic e dalla dark wave. Uno strano binomio no? Eppure..

..eppure "The Asgarda", pur in tutte le sue particolarità, funziona che è un piacere. E il piacere diventa magia, rapimento, quando generi così lontani ma allo stesso tempo così simili si fondono assieme alle tastiere di Daniel e alla voce ammaliante di Abir, abile sia in un cantato quasi operistico sia in quello più aggressivo e graffiante.
Musicalmente siamo di fronte a qualcosa che trae le proprie origini più profonde negli anni '70-'80, nella dark wave e nell'elettro-dark, artigliandosi al gothic di matrice inglese dei primi Paradise Lost, arricchito da melodie provenienti direttamente dal vicino Oriente. Un mix accattivante, un qualcosa che si sente sempre meno spesso in questi anni, che si sta perdendo a discapito di generi più moderni ma troppo spesso di poco valore.
Va dato quindi atto ai Madness of the Night per aver riportato in auge spiriti punk-wave in "The State of Madness", atmosfere dark nell'opener "Oppression", venature sinfoniche in "She is the Demon" e addirittura brani in arabo e libanese, quali "Theatre of Life", "Stand Up" o la conclusiva "Jephania", esaltati in maniera grandiosa da una produzione che si rifà a quelle di un tempo, senza eccessive forzature e volumi pompati all'inverosimile.
Quasi tutti i brani poi hanno una matrice a livello di testi che riporta a discorsi di seria attualità, in un meltin-pot culturale che spazia dalla politica alla religione, dalla guerra a sentimenti rivoluzionari e libertari.
Impossibile infine non citare una copertina che si fa decisamente notare, in cui vengono esaltati gli splendidi occhi di Abir, coperta dall'hijab, e il sentimento di lotta evidenziato dalle due lame dorate incrociate.

"The Asgarda" è un album che senza dubbio non può lasciare indifferenti, anche se allo stesso tempo risulta innegabilmente di difficile comprensione e ascolto. Siamo di fronte a qualcosa che non si sente da anni e che qualcuno addirittura non ha mai avuto il piacere e la fortuna di ascoltare. I Madness of the Night ci danno questa possibilità..io, fossi in voi, una chance gliela darei..

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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