Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:45 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TURQUOISE
  2. THROWN AWAY
  3. DON'T TAKE YOUR LOVE AWAY
  4. BE WITH ME
  5. LOST
  6. WINTER IN MY HEART
  7. I NEED TO SAY GOODBYE
  8. JAPANESE FANTASY
  9. ECSTASY
  10. CANDLE
  11. I CAN'T SAY NO
  12. DESERT GARDEN

Line up

  • John Crosby: vocals, guitars, keyboards
  • Thomas Froggatt: bass
  • Charlie Benante: drums

Voto medio utenti

Il ventottenne californiano John Crosby, dopo aver pubblicato nel '98 "Visual Audio Sensory Theater" e nel 2000 "Music for people" (lavori che gli guadagnarono la stima di Lars Ulrich) decide di abbandonare tutto, allontanarsi dal caos e dalla sporcizia di Los Angeles e ritirarsi per 6 mesi nel deserto del New Mexico, luogo in cui prende vita il progetto Nude, volto alla ricerca interiore della purezza, amore, bellezza e dolore secondo il personale concetto di Crosby del mostrarsi realmente per ciò che si è. Cantante, compositore, suona chitarra e tastiere ma per Nude si è fatto aiutare da Froggatt al basso e da Charlie Benante (batterista Anthrax), non si definisce un artista gotico ma è comunque interessato all'oscurità e alla passione che le bands di questo genere ispirano, e usa molto internet per comunicare con i suoi fans (www.realvast.com), "Nude" è un progetto ambizioso che mescola in modo personale musica elettronica, pianoforti malinconici e lievi tappeti di astiere, arrangiamenti orchestrali, echi di new-wave anni '80, ambient music, hip hop, grunge, backing vocals in stile U2 e canti gregoriani. Il cantato di Crosby è molto riconducibile a quello di Bono Vox ma in tono più sofferto e malinconico, inoltre cambia impostazione vocale in modo da adattarsi perfettamente alle esigenze richieste dall'atmosfera di ogni brano, quindi se cercate allegria, catchy hooks e cose simili non siete i benvenuti, qui si parla di relazioni interrotte, dolore, conflitti tra bene e male con atmosfere decadenti e malinconiche, talvolta riesce anche ad affiorare un po' di melodia, ma è comunque un prodotto destinato a piacere agli amanti degli U2 meno commerciali (ascoltate "Lost" e "Winter in my heart"), dei Depeche Mode, di un certo post-rock ricercato, atmosferico, orchestrale e soprattutto fuori dagli schemi.
Recensione a cura di Carlo Viano

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