Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:18 min.
Etichetta:TNTO
Distribuzione:Noio

Tracklist

  1. ESOTERICO
  2. FERMATI!
  3. NON È COLPA MIA
  4. SHOCK IN MY TOWN

Line up

  • Maurizio Iacovazzo: vocals, guitars
  • Cristiano Iacovazzo: vocals, bass
  • Gianko Wild: percussion
  • Giampaolo Spurio: drums

Voto medio utenti

I Tintozenna sono una band romana in attività dal 1996. In questi anni i quattro hanno pubblicato diversi lavori, ma in particolar modo si sono dedicati all'attività live, suonando all'interno di numerose rassegne e festival. Questo loro promo/Ep contiene canzoni che sono piuttosto diverse l'una dall'altra, e che quindi necessitano di essere analizzate singolarmente... In apertura troviamo l'alternative rock di "Esoterico", un pezzo molto immediato (vicino a certe cose dei Verdena, dei Malfunk e dei Marlene Kuntz) che potrebbe essere descritto come un buon mix tra melodie efficaci, momenti riflessivi e parti piuttosto pesanti e d'impatto. Le sorprese però arrivano con la seconda traccia, dal titolo "Fermati!", che rimanda a tutt'altro ambito musicale e sonorità. Fin dalle prime note, infatti, appare chiaro che si tratta di una song molto influenzata dal nu metal e in particolare dai Korn, che a quanto pare piacciono parecchio ai Tintozenna... Il suono delle chitarre e la voce rimandano in tutto e per tutto a quello che i vari Head, Munky e Jonathan Davis ci hanno fatto sentire negli ultimi dieci anni, con la differenza che qua la lingua usata è l'italiano. Subito dopo arriva "Non è colpa mia", un altro brano spiazzante e differente da ciò che lo precede (in questo caso si può parlare addirittura di crossover...). Infine abbiamo la quarta e ultima track, che poi è la cover (in versione più rock rispetto all'originale) di "Shock in my town" di Franco Battiato. Visto che si tratta di una canzone famosissima mi sembra quasi superfluo far notare che il legame "stilistico" tra essa e gli altri tre episodi presenti è a dir poco inesistente... Insomma, non so per quale motivo il gruppo abbia scelto di proporre un Ep con materiale così disomogeneo, ma sinceramente una tale mancanza di uniformità lascia un po' interdetti, perché non si riesce a capire quale sia la strada che il quartetto avrà intenzione di percorrere in futuro. Di sicuro ha dimostrato di possedere buone capacità e di sapersela cavare bene con tutti i generi con i quali si è cimentato, per cui c'è da aspettarsi qualcosa di positivo dalla prossima release, a patto ovviamente che sia molto meno "disorientante" di questa!
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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