Gli ostacoli che vengono messi sul nostro cammino sono difficili da superare, a volte insormontabili ma è proprio in questi momenti che tiriamo fuori il meglio di noi. Quasi con un desiderio di rivalsa, orgoglio e determinazione
Marco Arizzi, dopo aver visto i suoi
Tenebrae sull'orlo dello scioglimento definitivo, causa l'abbandono di 3 dei 5 componenti, non si perde d'animo, risorge e confeziona quello che senza dubbio è l'album più bello, completo e toccante della band genovese:
Fuoco Segreto.
Il secondo capitolo dei liguri è un ancora un concept (anche se per la storia trattata dovremmo precisamente chiamarlo prequel) ed è la profonda ed ammaliante voce di
Paolo Ferrarese a narrare le vicende, cantate quasi interamente in italiano, a guidarci attraverso il labirinto sonoro (mai eccessivamente complicato, invero) che i
Tenebrae ci mettono davanti.
Trovare una definizione per la loro musica è abbastanza arduo ma possiamo parlare tranquillamente di un prog rock con forti connotati doom dei primi
Black Sabbath accenni ai primi
Litfiba,
Faith No More e sporadiche concessioni estreme verso il black metal. Tutto questo viene proposto con un alone gotico e plumbeo reale, percepibile e sincero.
Al di là di paragoni con altri artisti, quello che stupisce maggiormente dei
Tenebrae è la capacità di rapire l'ascoltatore, trascinarlo all'interno dei loro pezzi ed emozionarlo. Non importa che il brano sia progressivo e "pulito" come
Luce Nera, una intensa ballad come
Margarete o un pezzo più lungo e strutturato come
Fuoco segreto o
Occhi Spezzati, ogni composizione ha qualcosa da trasmettere. Non sono notoriamente un amante del prog, tantomeno di quello italiano, in questo caso però la grande perizia musicale non va a scapito delle atmosfere, non crea freddezza e non annoia in quanto non sono presenti riempitivi strumentali onanistici.
Ragione in più per affermare che quando la musica è bella, può trascendere i generi e non importa che sia totalmente il linea con i tuoi ascolti abituali, può sempre sorprenderti. Uscito ad ottobre 2013 e purtroppo capitato solo ora tra le mie mani, questo album è qualcosa da provare poiché a parole l'intensità della sua musica non è assolutamente riproducibile.
Amanti del doom, del prog, del post black, fatevi sotto, aprite gli occhi su questa realtà nazionale.
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