"Lo vediiiii, ecco Marinoooo....." avranno cantato i romani
Wicked Starrr vedendo lo Sbranf alle prese con la loro recensione....
Bene, dopo questa battuta di dubbio gusto, entriamo nel vivo della questione. Vi presento dunque i
Wicked Starrr, combo laziale nato da molto, ma morto e risorto un paio di volte. Sti quattro scappati de casa (in senso affettuoso) suonano una cosa a metà strada tra i Poison, gli Spinal Tap e i Bee Hive, ed il trittico è facilmente riscontrabile nell'abbigliamento, nei testi delle canzoni ed in ogni nota a pié di pagina che li riguardi. Persino le tre 'r' del monicker dipendono dal fatto che i nomi con una erre sola e con due erano già stati presi, quindi....
Vabbé. Vincitori dello Spider Rock Contest svoltosi l'anno scorso, i WS si beccano il contratto e ci sfornano questo primo "
Piece of Cake", di cui è impossibile non notare la signora popputa in copertina, peraltro con uno
snippet dedicato a Lamù, Graz non sbavare.... Bello anche l'adesivo "
parental advisory", in cui sono già belle e scritte tutte le parolacce che si rischiano di ascoltare all'interno, le matte risate...
Musicalmente parlando, ci troviamo nei dintorni di un hard rock fracassone e ridanciano, in cui le qualità tecniche dei nostri vanno a braccetto con la produzione, essendo appena sufficienti entrambe. Ma ciò non basta a sminuire un dischetto che, nel suo, vuole essere godibile, easy listening e piacevole all'ascolto. Diciamocela tutta, qui di strada da fare ce n'è, e molta, perchè i Wicked ci presentano dieci brani carini ma non certo esaltanti, né per qualità né tantomeno per ispirazione in fase di scrittura. Poi, ma perchè cominciare un album con la ballad acustica? Era divertente pure questa? Di certo spiazza e non poco! Comunque, le potenzialità ci sono eccome, la faccia da schiaffi non manca: li attendo al varco alla seconda prova. Forza regà!
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