Il nostalgico scricchiolio dei solchi di un vinile ci introduce al primo album degli americani
Alterbeast.
Mezz'ora di musica violentissima, magmatica, cervellotica.
"Immortal" è un concentrato, per fortuna breve, di death metal iper tecnico che unisce la proposta di gente come gli
Spawn of Possession a quella più "tradizionale" del metallo della morte a stelle e strisce.
A conti fatti l'album è un susseguirsi costante di shredding, cambi di tempo, brutalità e assalto.
Probabilmente un disco noioso se non si è avvezzi ad un genere che sacrifica la melodia sull'altare della tecnica estrema.
Gli otto brani di
"Immortal" sono, comunque, di buona fattura ed il gruppo, il quale merita un paio di punti in più in fase di giudizio per avermi ricordato il mitico Altered Beast, dimostra di saperci fare e di essere in grado di saper comporre musica oltre che, evidentemente, saperla suonare alla grande.
Un plauso va sicuramente alla produzione capace di esaltare tutti gli strumenti così come da elogiare sono le vocals, in costante alternanza tra scream e growl, del bravissimo
Cam Rogers che, insieme agli
onnipresenti assolo, è il vero protagonista del disco.
Chiudo consigliando il disco SOLO a chi del death metal apprezza la sua variante più contorta.
Gli altri stiano alla larga.
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