Dopo un paio di schifezze, Il Male Production torna a stupirmi con questi Faded, band dedita al black metal e autrice già di un demo in passato.
La proposta della band, in queste 5 tracce più un’intro ed un outro, è molto dilatata e soffusa, si nutre di cadenze affini al doom/gothic più etereo e soffuso, inserti folk fatti con chitarre acustiche che sovente sono susseguite dall’assalto più prettamente black, fatto con screams marci, simili a rasoiate. Il sound è davvero affascinante, è triste, fragile ma al tempo stesso rabbioso, è malinconia pura ma sa essere anche maligno e tetro. Le cinque tracks sono tutte molto lunghe, quasi sempre attorno ai nove minuti, ma non stancano mai, a meno che non siate già depressi, allora in quel caso vi sconsiglio vivamente di avvicinarvi a questo “Abandoned Shadows”.
La musica dei Faded non predilige i toni estremi, sia nel ben sia nel male, ma privilegia le tonalità di grigio, la mestizia esistenziale agli slanci generosi, talvolta cade in neri abissi, ma quasi sempre c’è un raggio di luce, pallida e fredda luce, che spezza la monotonia di pezzi come “Forest’s Shadows” o “Absolure Scar”.
Non posso che plaudere questi due ragazzi che dal nulla hanno creato una proposta così affascinante e convincente. Con l’approssimarsi dell’Autunno e del susseguente Inverno, e con la diminuzione delle ore di luce, questo disco vi farà compagnia, tormento ed estasi di grigie giornate e disperate notti, e forse la Primavera tarderà a venire…
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