Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:35 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. KEBNEKAISE
  2. BRUSKLEDEN
  3. POLARSKEN
  4. SéRACS

Line up

  • M.: all instruments

Voto medio utenti

Stjärnfält è il progetto solista di M., multi strumentista australiano trasferitosi in Svezia dove, attualmente, risiede e, a quanto pare, compone musica ispirandosi alla natura (ed ai suo contrasti) che lo circonda.
"Lapporten", secondo lavoro di questo misterioso musicista, denota un forte legame con il paese di origine del nostro dal momento che i quattro brani che lo costituiscono traggono ispirazione, atmosfere e soluzioni, da gruppi come Germ (soprattutto) e Woods of Desolation i quali, dell'Australia, hanno saputo dipingere una immagine molto diversa da quella che, comunemente, si ha in mente pensando alla terra dei canguri.
Stjärnfält, dunque, ci offre un black metal dal taglio atmosferico, a tratti tendente al depressive (ma non troppo), ipnotico (il "gioco" delle ripetizioni qui dentro è una costante) e "spaziale" nel quale l'elemento caratterizzante è il contrasto tra l'atmosfera sognante, quasi calda, e il gelo che viene rappresentato dalla componente elettronica, di matrice trance, che costituisce la "sorpresa" in una amalgama sonora, altrimenti, molto derivativa, sebbene di buona qualità e con spunti piuttosto interessanti.
L'ottimismo malinconico, locuzione con la quale M. descrive la sua musica, trova in questo album la sua più vivida rappresentazione tanto è vero che, nei trentacinque minuti di durata del lavoro, la sensazione che si proverà con più vigore e forza sarà proprio quella di un velo di tristezza che calerà davanti ai nostri occhi mentre, inaspettatamente, la nostra bocca si aprirà ad un insperato sorriso foriero di gioie che, probabilmente, la vita ci saprà donare nel futuro.
Tutto sommato, "Lapporten", soprattutto se non si è dei blackster "duri e puri", rappresenta un valido ascolto ed un modo, molto efficace, per viaggiare nello spazio senza però che la paura del buio interstellare possa, in qualche modo, rendere spiacevole le lunghe percorrenze che si dovranno affrontare.
Se siete dei sognatori, ecco, questo è il vostro album.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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