Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:45 min.
Etichetta:Escape Music
Distribuzione:Frontiers Records

Tracklist

  1. A FIGHT
  2. INTO THE SHADOWS
  3. MIRACLE
  4. TOY SOLDIER
  5. CRUSHING STONES
  6. LIFE IS EASY
  7. PLAYBOY NO 7
  8. THE GAME IS ON
  9. FANTASY MAN
  10. CLOSER TO THE TRUTH
  11. NO PLACE LIKE HOME

Line up

  • Mikael Erlandsson: vocals, keyboards
  • Mikael Carlsson: bass, guitars, keyboards, backing vocals
  • Martin Kronlund: guitars
  • Perra Johnsson: drums

Voto medio utenti

Il secondo lavoro di un “supergruppo” è una circostanza da non sottovalutare, nemmeno in tempi in cui le collaborazioni sono “all’ordine del giorno” e sono ampiamente facilitate da tecnologia e “globalizzazione”.
E’ il segno di un progetto che “funziona”, innanzi tutto dal punto di vista artistico e nell’alchimia instauratasi tra i protagonisti dell’operazione e poi nei confronti del pubblico, sempre meno “impressionato” da tali circostanze.
I gratificanti riscontri ottenuti da “Set the night on fire” devono aver convinto Mikael Erlandsson (Last Autumn’s Dream, Salute, … uno comunque piuttosto avvezzo alla pratica della “cooperazione” …), Martin Kronlund (Gypsy Rose, Salute, Phenomena, Dogface), Perra Johnsson (Coldspell) e Mikael Carlsson (Rain, misconosciuta formazione in cui militava anche Erlandsson …) a sfornare un nuovo album sotto la denominazione Lover Under Cover, per la compiacenza di tutti i sostenitori dell’hard rock melodico d’ispirazione nordica.
Eh già, perché “Into the night” è ancora una volta una abbastanza riuscita e coinvolgente miscellanea di Treat, Da Vinci, TNT e Skagarack, cui si aggiungono inevitabilmente modelli yankee del calibro di Dokken, White Lion e Bon Jovi.
Niente di “rivoluzionario”, quindi, o che non sia già stato apprezzato, per rimanere nell’ambito “familiare”, nelle esibizioni di Last Autumn’s Dream, Salute e Coldspell, eppure il livello qualitativo del disco appare sufficientemente elevato da rendere il quadro complessivo tecnicamente consistente ed emozionalmente fresco ed appagante, in fondo quello che si chiede ad un prodotto musicale.
Arrangiamenti sempre parecchio convincenti, capaci di fornire un pizzico di “modernità” ad un contesto piuttosto codificato, si aggiungono ad una congrua abilità compositiva, e a fare il resto ci pensano poi le chitarre “sensibili” e incisive di Carlsson (impegnato anche in una brillante attività di raccordo tastieristico) e Kronlund, una precisa sezione ritmica e, in maniera ancor più eloquente, la splendida voce di Mikael Erlandsson, in grado di prendere per “mano” l’ascoltatore e, ammaliandolo senza scampo, condurlo là dove dimorano i notabili della fonazione modulata di comprovata fede melodica.
Le intense vibrazioni di “A fight”, i bagliori hard-blues (stemperati da un refrain da far invidia ai The Rasmus!) di “Into the shadows”, i sedimenti proto-glam di “Miracle” e poi ancora la grintosa raffinatezza di “Crushing stones” e le cromature class-metal di "The game is on” forniscono prove evidenti di accattivante forza espressiva, mentre tocca al virile e seduttivo sentimentalismo di “Life is easy”, “Fantasy man” e “No place like home”, integrare con perizia ed scaltrezza l’assortimento emotivo.
Leggermente meno efficaci sembrano, infine, l’hard number “Playboy No 7” e lo scandi-AOR "Closer to the truth” e l’ultima notazione del programma la merita la bella cover di “Toy soldier”, hit ottantiano di Martika, nome che in molti evocherà inevitabili sensazioni carneadiane, ma che sono certo i musicofili meno imberbi finiranno per associare al viso di una graziosa brunetta non appena la suggestiva melodia del brano (qui adeguatamente tonificata …) s’impossesserà dei loro sensi.
In estrema sintesi, dunque, una buona conferma.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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