Sarà per la delusione cui si va incontro quando si hanno troppe aspettative, sarà per il passare degli anni e lo svanire dei sogni, ma era molto tempo che non aspettavo un album con la trepidazione con la quale ho atteso questo debut album (
"Self Inflicted Genocide" vero primo album della band appartiene alla prima parte della storia del gruppo, molto differente dopo il suicidio del leader di allora JJ Nehero …
“Der Nacht” è l’album che mi aspettavo da Sguaguarahchristis o forse no, è ancora meglio, certo non è un classico black metal album, non ha nulla di scontato e la follia che impregna ogni nota di questo gioiello nero è frutto del più totale annichilimento ed estraniazione dalla società moderna. Quando le prime note di
“Under The Moon We Are The Hunters” cominceranno a manifestarsi, sarà solo l’inizio di un lungo viaggio sonoro che vi porterà nei meandri più reconditi della (malata) personalità di Pesten Antilight e soci, un lento incedere verso il vortice della pazzia e quando penserete di essere in tempo per spingere “stop” vi renderete conto di esserci finiti ormai dentro con anima e corpo … un’opening track che ci da il benvenuto con un incedere tranquillo ma sinistro, qualcosa di vicino ai
Marduk della diabolica
“Coram Satanae” (dall’ultimo
“Serpent Sermon”) per poi vomitarci in faccia tutta la propria rabbia con un black metal veloce, ferale e chirurgicamente assassino. Altrettanto neri e glaciali i quasi 7 minuti della seguente
“Transparents Tears From Saturnus” dove, dopo un brevissimo attacco stile
Immortal vecchia maniera, il leader maximo Pesten Antilight comincia a porre le basi per il capolavoro assoluto da tramandare ai posteri, con una prova vocale sugli scudi come non si sentiva dai tempi di
“De Mysteriis“ e un gelido killer riff made in Sweden con la nera mietitrice che nel frattempo si accomoda dietro le nostre spalle…
“Black Waves Of Thy Winter” chiude la tripletta da brividi iniziale con il pezzo che i Mayhem non comporranno mai più, permeato di pura pazzia e sana follia ci porta verso
“My Sideral Journey” breve strumentale che ci introduce verso la parte più oscura e malata dell’album …
“The Howling Wind Whispers My Destiny” e
“Mother Night, Eternal Labyrinth” sono due puri manifesti di black metal, la miglior dimostrazione che quando l’animo è veramente nero non c’è bisogno di nessuna evoluzione o di chissà quale contaminazione … Siamo alla fine di questo viaggio straniante, abbraccetto con la morte il buio è ormai pesto e allora è il momento della title track,
“Der Nacht” è di un marciume allucinante, non per forza velocissima o distruttiva può però fregiarsi di un riff gelido e disturbante che ripetuto all’infinito crea un forte disagio all’ascolto e quando si arriva al break atmosferico che ci condurrà verso la fine, si tira un sospiro di sollievo e l’ansia che ci aveva preso poco prima sembra placarsi con lo sfumare lento dell’atmosfera iniziale che ci riporta in condizioni di sanità mentale.
"Der Nacht" è un vero incubo sonoro dal quale risvegliarsi è piacevole ma gli effetti devastanti che lascerà sulla nostra psiche saranno perenni … Non capita spesso (per fortuna) di trovarsi di fronte alla follia fatta musica, difficilmente potremmo sopravvivere ad una ripetuta esposizione a tale pazzia, ma quando la malattia è guidata dal genio allora diventa arte pura. Se amate le produzioni superlaccate state alla larga da
“Der Nacht” se il black metal per voi è “solo” una musica estrema passate oltre, se invece la nera fiamma arde nel vostro cuore misantropico questa è la vostra colonna sonora dell'addio… This is
PURE BLACK FUCKIN' METAL, album dell’anno!
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