Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum

Tracklist

  1. DISCORDANT REBIRTH
  2. ARSENIC IDOLS
  3. VEINS OV DROUGHT
  4. THE DEVASTATION ARCHIVES
  5. REDUX: THE SEPARATIST MOVEMENT
  6. ISOLATION WOUNDS (ABSOLUTION OBSOLETE)
  7. ARTISTIC EXTINCTION: INNOVATION VIA DESECRATION

Line up

  • A.Exul : guitars
  • Devalsne : vocals, lyrics
  • Shade : drums
  • Ayperos : guitars
  • Kurtulmak : bass

Voto medio utenti

Ritornano alla grande dopo il debut album “Paint, A Vision Of Death” del 2010, i “simpatici” canguri di Adamus Exul con un album che mi ha un po’ spiazzato ma soprattutto piacevolmente impressionato. I quattro anni trascorsi hanno portato non pochi cambiamenti in seno al gruppo e così dopo aver definitivamente (?) assestato la line up a cinque componenti il gruppo ha evoluto il proprio sound passando dal micidiale e belluino black metal dell’album d’esordio (che detto tra noi a me è piaciuto tantissimo nonostante la monodimensionalità che me li ha sempre fatti immaginare un po’ come i Dark Funeral australiani) ad un black death più personale e più al passo con i tempi. Durante l’ascolto di “Arsenic Idols” ho spesso pensato che se i Behemoth avessero registrato un album come questo non ce ne sarebbe stato per nessuno, vista la qualità elevatissima del prodotto e la spinta promozionale di cui i polacchi avrebbero usufruito, ci saremmo trovati veramente di fronte a qualcosa di “epocale” e unanimamente incensato invece del balbettante “The Satanist”. Poco male, “Arsenic Idols” lo hanno registrato gli Adamus Exul e probabilmente (purtroppo) rimarrà pane per i denti di pochi, spero solo che tra i pochi ci siano almeno i lettori più estremi di metal.it … “Arsenic Idols” si compone di sei brani più intro e ci presenta una band alle prese con un sound che partendo da solide basi black metal, che restano anche le assi portanti di tutto l’album, incorpora qua e la degli elementi di novità, in particolare a livello ritmico e di riffing che rimanda più a sonorità prettamente death. Sarebbe facile e fuorviante parlare di Adamus Exul come dell’ennesima blackened death metal band, invece la band australiana pur avendo dei lontani rimandi a questo genere, evita di cadere nel ripetitivo o nella noiosa abitudine di infarcire i propri pezzi di lunghi e monotoni momenti atmosferici, atti per lo più ad accrescere il minutaggio delle songs piuttosto che apportare un vero plus sonoro, esempio lampante ne è la title track “Arsenic Idols” dove si ha veramente l’impressione di trovarsi di fronte agli ultimi Aevangelist spogliati di tutti gli inutili orpelli atmosferici/rumoristici e concentrati solamente sulla sostanza del pezzo con un brano violento, brutale e ben calibrato. Summa di tutto ciò è “The Devastation Archive” brano lunghissimo ma assolutamente devastante e trascinante dove non c’è neanche un momento di stanca o un riempitivo, infatti i cori “religiosi”che troviamo a metà del brano donano al pezzo un flavour ancor più esoterico ed accrescono enormemente la qualità emozionale della song, assurgendo a vero manifesto dello spirito più estremo del gruppo. “Isolation Wounds (Absolution Obsolete)” ci mostra quale potrebbe essere la prossima evoluzione della band con qualcosa di ancor più ragionato e atmosferico, con molte più parti doomish and religious che potrebbero spostare la band su coordinate più sinistre. Per il momento mi sembra evidente come il gruppo sia più a suo agio su terreni più classicamente estremi, visto che hanno ampiamente dimostrato di conoscere la materia (altro esempio la conclusiva “Artistic Extinction: Innovation Via Desecration” ), ciò non toglie che un brano come “Isolation …” all’interno di un album ci sta sicuramente bene e pur risaltando subito all’orecchio per la sua diversità, non spezza di certo la tensione creata in precedenza, anzi ne aumenta il pathos generale. Dopo la rivelazione Sguaguarahchristis un altro gruppo di cui godere senza moderazione.

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