No dico, ma dove diavolo vi eravate nascosti in questi anni? Come avete fatto a sfuggire ai miei occhi, attenti ad ogni buona uscita in ambito prog nazionale e internazionale (BUM!)? Voi, Stamina, voi che non siete buoni ma ottimi?
Chi lo sa, fatto sta che ora vi ho sgamati, birbantelli!
E gli
Stamina, band campana che con "
Perseverance" raggiunge il traguardo del terzo studio album, sono davvero una band pienamente meritevole di attenzioni e di lodi sperticate.
Che fanno? Ma secondo voi, stando sotto un'etichetta come la "Power Prog Records", cosa potranno mai fare? Ecco..parliamone, perchè quello degli Stamina è si un power-prog ma altamente influenzato da un certo AOR. Pensate insomma molto più ai
Royal Hunt che ai Symphony X e avrete ottenuto la ricetta vincente.
Se a questa base solida unite poi una preparazione musicale e tecnica di tutto rispetto, oltre alla partecipazioni di cantanti strepitosi beh..il gioco è fatto, il disco pazzesco è scritto e sfornato e le orecchie, assieme al cuore, possono festeggiare senza remore.
"Perseverance" è un album solido, senza sbavature, figlio di una band che, nonostante i numerosi cambi di line-up, dimostra di essere cresciuta esponenzialmente rispetto ai comunque già ottimi inizi, riuscendo a creare un disco che lascia zero spazio a filler o momenti di stanca, riducendo il minutaggio ma essendo in grado comunque di raccontare tante storie diverse, tutte qualitativamente eccelse.
Sugli scudi, inutile dirlo, ci sono le chitarre di
Luca Sellitto e le tastiere di
Andrea Barone, unici reduci dalla formazione iniziale del 2002 e testimoni, oltre che primi autori, della crescita dell'embrione Stamina, che con questo disco dimostrano di aver ormai maturato una sincronia e un'unione di intenti grandiose. Il risultato, ad esempio, è sia un brano toccante e intimo come "
Just Before the Dawn", sia una mezza cavalcata come "
I'm Alive" e sia un brano che più beceramente AOR non si può come "Naked Eye", tre anime dello stesso, splendido essere.
Se poi a tutto questo, come già anticipato, uniamo 4 voci uniche e strepitose..com'era quell'adagio stra-usato, "il gioco è fatto"? E il modo che hanno
Goran Edman,
Giorgio Adamo,
Nils Molin e Jacopo di Domenico di giocare letteralmente con le loro voci è qualcosa che andrebbe fatto ascoltare ad ogni cantante in erba, aggiungendo un "ecco, si fa così" alla fine di ogni brano. In particolare merita una menzione d'onore la prestazione di Adamo, davvero una delle voci più emozionanti e incredibili che abbiamo in Italia. Alla luce di questo è un vero peccato che il buon Giorgio non sarà più il cantante della band, ma il suo sostituto
Jacopo di Domenico, che canta per l'occasione sull'ultimo brano "
Winner for a Day" insieme a
Maria McTurk, si dimostra almeno per l'occasione un più che valido sostituto.
Bricconcelli, credevate davvero di sfuggirmi ancora eh? E invece vi ho beccati..e voi vi beccate il posto che meritate, lassù tra gli Highlights, dove solo le aquile osano. Perchè questo merita la musica di qualità, se poi è anche italiana meglio ancora. Che dire se non..perseverate, perchè è diabolico solo se figlio dell'errore. E di errori, in "
Perseverance" degli
Stamina, non ce n'è neanche mezzo.
Quoth the Raven, Nevermore..