Chi mi segue con costanza da che ho iniziato a scrivere su questi lidi ormai 3 anni fa (pochissimi) sa perfettamente quando io sia un'amante delle sonorità strane, delle stramberie musicali, degli azzardi pentagrammatici. E dei neologismi.
Chi mi conosce ancora meglio sa anche che uno di questi apparenti nonsense musicali sono proprio i quipresenti
Van Canto, "teteschi ti cermania" che ormai bazzicano la scena da 8 anni buoni, dei quali più della metà passati sotto l'egida di un'etichetta importante come la Napalm Records.
Me ne sono innamorato in occasione di Wacken 2008, quando erano poco più che degli sconosciuti, ma il loro modo di fare metal "a cappella", con ben 5 cantanti e solo un vero musicista dietro alla batteria, mi ha colpito fin da subito. Fenomeni da baraccone o no, il tempo si è evidentemente schierato dalla mia parte.
Arrivano così oggi alla soglia del loro quinto disco, "
Dawn of the Brave"..ma la sensazione è che ci sia qualcosa che non va, fin dalle note dell'intro omonima. Sarà che dopo 5 dischi è un po' scemata la magia, sarà che più passa il tempo e più è complicato trovare melodie che si adattino al tipo di musica proposta, fatto sta che questo nuovo disco non mi convince per nulla.
Ci sono un paio di buoni episodi, soprattutto "
Fight For Your Life" e "
The Awakening", ma il resto dell'album naviga nella mediocrità più mediocre. Anche le classiche cover proposte (a questo giro abbiamo "
The Final Countdown", "
Holding Out for a Hero", "
Into the West" e "
Paranoid") non sono assolutamente all'altezza delle passate "Battery" e "Wishmaster", risultando alla fine più scimmiottamenti che veri e propri rifacimenti in chiave metal.
Niente da dire sulle due voci "normali" di Inga Scharf e Dennis Schunke, sempre di buonissimo livello, così come non si può eccepire sulla qualità e sulla difficoltà di strumentalizzare a quel livello la voce da parte di
Thompson, Sterzinger e Schmidt (io sono sempre affascinato e stupefatto dal suo wah-wah, comunque), ma la sensazione generale è una piattezza a livello di idee che in passato non si è mai palesata.
In conclusione, quello che ho pensato dopo il primo ascolto di "
Dawn of the Brave" e che non si è sopito dopo i seguenti, è che i
Van Canto siano improvvisamente passati dal fare "Metal a cappella" al fare "Metal alla cazzo". What a shame.
Quoth the Raven, Nevermore..
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