Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:42 min.

Tracklist

  1. GOD SLAYER
  2. TRY
  3. ASK ME TO DIE
  4. BECOMING THE LEGEND
  5. SCAB
  6. DOWN OF RECKONING
  7. NAILED TO REALITY
  8. VICTIMS OF SILENCE
  9. DROWNING FORCE

Line up

  • Marcello Prisco; vocals
  • Valerio Fumarola; guitars, vocals
  • Lorenzo Spinelli; guitars
  • Luca Scicchitano; bass, vocals
  • Carlo Bellavia: drums

Voto medio utenti

"Drowning Force" è la seconda uscita per i Taste Revenge, emergente formazione torinese (in attività dal 2007) che dopo l'EP "Mother Fucking Earth" si rimette in gioco con un full lenght, autoprodotto ma curato tanto nel sound quanto a livello di grafica e booklet. E i risultati non sono niente male nemmeno sotto il profilo musicale.

Certo, l'approccio dell'iniziale "Godslayer" poteva far pensare a dei novelli epigoni degli Slayer, anche se già qui si avvertono alcune scelte coraggiose che successivamente avranno maggior spazio, come nel caso di "Nailed to Reality" e "Victims of Silence".

L'anima thrash del gruppo è comunque sempre evidente, e le prime battute di "Ask Me to Die" o il passo cattivo e tagliente di "Dawn of Reckoning" lo mettono ben in chiaro, strizzando l'occhiolino a formazioni come Testament, Pantera, Annihilator o Nevermore.
Però poi arriva un pezzo come "Victims Of Silence", brano che si concede apertamente a massicce dosi di melodia, quasi a bilanciare le frequenti escursioni in campo estremo cui i Taste Revenge sottopongono il loro Speed Thrash Metal, dove fanno convivere una discreta aggressività di fondo alla ricerca di spunti e soluzioni che ne mettano in risalto anche l'aspetto tecnico.
Una certa inesperienza si fa però ancora notare, con i Taste Revenge che non riescono a sfuggire da qualche ingenuità compositiva ed esecutiva ("Becoming the Legend" o "Scab") o da soluzioni abusate ("Drowning Force").
Tuttavia le sensazioni sono sicuramente più che positive e con pochi ritocchi e aggiustamenti qua (negli arrangiamenti) e là (nella prova vocale del cantante Marcello Prisco sui passaggi più alti) si presenteranno al prossimo appuntamento ancora più compatti e convincenti.




Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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