Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:37 min.
Etichetta:Crucial Blast Records

Tracklist

  1. PLAGUE BEASTS
  2. WHITE INVERTED VOID
  3. TRANSLUCENT BODY DEFORMITIES
  4. CHAOS MAGICIAN OF THE ABYSS
  5. ASH666URA
  6. INTO CELESTIAL HELL
  7. ALTERING FOREVER

Line up

  • Mories: all instruments, vocals

Voto medio utenti

Lungi da me l’intenzione d’imbarcarmi in una disquisizione sul flase/true black metal e sui paletti stilistici che alcuni vorrebbero ancora ben eretti a difesa della purezza di un genere così particolare.
Nel mio piccolo mi limito a segnalare che, da tempo ormai immemore, il metallo nero ha dimostrato di saper sopportare con agio contaminazioni impensabili al momento della sua fondazione. Restringendo il campo alle derive più squisitamente elettroniche potrei citare esempi a dozzine, ma immagino che Dødheimsgard, Mysticum, The Kovenant e Aborym possano bastare.

Non può venir taciuto, d’altro canto, che mai i gruppi sopra elencati hanno osato spingersi nei territori esplorati dai Cloak of Altering. Territori di frontiera, pericolosamente prossimi a patrie musicali pressoché ignote e ostili al metallaro medio.
E se i primi due album della one man band olandese (The Night Comes Illuminated With Death del 2011 e Ancient Paths Through Timeless Voids del 2012) potevano garantire un minimo di feeling casalingo in virtù di evidenti retaggi symphonic, il nuovo Plague Beasts varca il confine in modo definitivo.
Tanto che varrebbe forse la pena di rivoltare il concetto, e parlare così di musica gabber, noise e necro-industrial “imbastardita” col black metal.

Ehm…
Dove siete finiti? Scappati tutti?
Beh, allora approfitto dell’improvvisa solitudine per ammettere che la folle miscela sonora preparata da Maurice de Jong non ha mancato di affascinarmi nemmeno stavolta.

Il buon Mories, deus ex machina di numerosi progetti (fra i quali citerei i bizzarri Gnaw Their Tongues), decide di stordire l’ascoltatore con una brutalità ritmica senza precedenti, con sample e synth che imbrattano il cervello di allucinazioni feroci, fredde e inumane.
I brani procedono a ondate, come flussi di coscienza di una mente alterata, avvicendando in modo schizofrenico gelide tormente cibernetiche ad agghiaccianti attimi di (apparente) respiro, in cui i beats scompaiono e rimaniamo alla mercé di disperati deliri post-apocalittici.
Sarebbe insensato approntare un track by track: Plague Beasts è una tortura sonora aggrovigliata e inestricabile, una gragnuola di schegge impazzite che risulterebbero meno dolorose se prese singolarmente.

E il black metal? Dovrete frugare fra le pieghe del sound e rintracciarlo nello stile vocale, in alcuni riff in tremolo picking, nelle tematiche delle lyrics e nel generale senso di malessere e angoscia che permea il lavoro.
Se ciò sia sufficiente a stuzzicare la vostra curiosità non posso saperlo. Per quel che conta, a me l’album è piaciuto, eppure invito alla prudenza: approcciatevi ai Cloak of Altering solo se vi reputate di mentalità aperta e se il caos non vi spaventa. O, alternativamente, se avete appena ingurgitato qualche etto di pasticche tagliate con diserbanti e calcestruzzo.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.