3 men, musica elettrica, marciapiedi, sogni nel cassetto, rugiada e lampioni poco più grossi di punti interrogativi!
Avete presente le stradine che dai villaggietti residenziali portano dritti verso il buio?
Duecento metri dall'ultima casetta. Ci siete?
...il vento che stride per non ledere, un piccolo piazzale ricurvo su sestesso, l'impercettibile respiro di lievi ombre.
Due furgoncini zeppi come tavole di kaleidos. I tre quassù, sei mani sull'erba.
Ascoltate? veedeetee?
Colpisce: un remo giocattolo, simbolo dei muscoli obliqui utili a ricreare accordi con tutte le maiuscole.
Animiamo il blu con le lucciole degli Aaron di Ipecac Records.
Le foglie piovono con lo stesso alibi delle cose che affondano in mare. Luc Besson medita sul bordo del suo grand film.
Negli scuri che Sirs "Fragments Of Uniforms" corteggiano udiamo rarefarsi note, vediamo chiaramente melodie sistemarsi in puri Shūfǎ armonici.
I coni di suono evaporano nel tempo per eleggere ogni nuovo riff.
Nasce spazio.
Si alternano altri bassi, rumorosi grappoli onirici. Siamo di nuovo in alto e ricomcia il ciclo di sublimazione della forma pensiero collegata all'orecchio medio.
Ancora Grazia: eco dell'anima.
Esaltiamo i silenzi lontani e quel raro sottile sussurro urlato che sigla la trascendenza scelta.
Caliamoci nel capello, non per spaccarlo ma per misurare la condensa dello Cambridgeshire.
Proteina dopo proteina infiliamo la Terra come colonizzatori fotonici.
Inchiniamoci a Candlelight Records: incarniamo il micelio che custodisce il mondo.
Aprile è un mare di luce. I contrasti di settembre li lasciamo dove saranno. Le sagome danzano attente alla luna.
Tutto volge fuori. Da lontano a qui. Da lontanissimo a qui. Da ciascun posto a qui.
E le onde si stirano verso la nostra stella...
La marea dei Pet Slimmers Of The Year abbia inizio in ognuno di noi
aMen
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