Nient'altro che black metal old style contaminato dal thrash, per questi svedesi. Gli Unpure a volte premono sull'acceleratore, spesso si affidano più al groove che alla violenza fine a sé stessa... ma la cosa che ho apprezzato di più è che anche nei pezzi più tirati il gruppo non rinuncia mai ad una base melodica piuttosto corposa. Questa scelta permette di differenziare canzoni che altrimenti sarebbero finite per mescolarsi in un unico pastone lungo cinquanta e passa minuti. Certamente, la formula non è delle più originali: vocals intransigenti, attitudine malvagia, testi perennemente in bilico tra il crudele e il ridicolo. E' chiaro che non si può più inventare nulla che riguardi questo tipo di musica, ma se si hanno le capacità compositive e tecniche degli Unpure è possibile comunque produrre un lavoro in grado di interessare almeno gli affezionati del genere. "World Collapse" risponde proprio a questi requisiti, e pur senza inventare nulla di nuovo si fa apprezzare per una prestazione del gruppo abbastanza ispirata... se siete dei fanatici fateci un pensierino, tutti gli altri possono considerare il consiglio "non ti curar di loro, ma guarda e passa".
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