Sono trascorsi due anni dall'ultima uscita discografica dei
Sabaton, ovvero l'elaborato concept sulla storia svedese intitolato
Carolus Rex, che tanto successo ha portato al combo scandinavo. Il gruppo, capitanato dal carismatico singer
Joakim Brodén coadiuvato dal bassista
Pär Sundström, ha attraversato un periodo di forte cambiamento, evidenziato da un tumultuoso cambio di line-up che ha lasciato soltanto i suddetti due membri nella formazione, ma ha pure viaggiato in lungo e in largo per promuovere la propria musica. Ora, dopo il disco di platino ottenuto in patria e il riassestamento della band, i Nostri sono nuovamente pronti a dar fuoco alle polveri ed a mettere a ferro e fuoco il mercato discografico metallico con questo nuovo
Heroes. Ecco dunque aggiungersi, ai già citati Brodén e Sundström, i due nuovi chitarristi,
Thobbe Englund e
Chris Rörland, oltre al batterista
Hannes Van Dahl. L'entrata di questi componenti ha relativamente cambiato il sound del quintetto svedese (per la prima volta Joakim ha deciso di ammettere altri membri in fase di songwriting) anche se il marchio di fabbrica rimane quello, ossia il cosiddetto Sabaton style! Talvolta veloci e aggressivi, talora più cadenzati ed epici, gli agguerriti scandinavi non tradiscono le loro radici musicali, anzi, con questa nuova fatica, riprendono il discorso sospeso a
Coat of Arms. Coloro che hanno conosciuto il gruppo con il penultimo album troveranno un sound un po' diverso, mentre chi li aveva già apprezzati prima dell'
excursus nella storia della propria terra ritroverà ciò che già conosce. Indubbiamente
Heroes è più immediato rispetto al predecessore, con pezzi maggiormente concisi e d'impatto, ma il grado di composizione resta comunque alto, segno che l'esperienza inizia a farsi sentire.
Questa volta il gruppo incentra l'album sugli eroi e le gesta di quest'ultimi, rimanendo ovviamente in ambiente storico, soprattutto in relazione al periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Heroes contiene dieci tracce e parte subito in maniera forsennata con
Night Witches. Pezzo che rievoca alla mente classici come
Ghost Division, è segnato dal mitico
Sabaton style, aggressività, il cantato inconfondibile di Brodén, chorus che attirano l'ascoltatore già al primo ascolto. Un brano sicuramente già pronto per i prossimi live dei bellicosi svedesi. Si continua con
No Bullets Fly, in cui il ritmo rallenta relativamente, ma dove si costruisce sicuramente un mid-tempo dal forte potenziale. Anche per questa traccia ci si può sbilanciare sul fatto che potrà essere suonata ai concerti per far scatenare i fans.
Smoking Snakes riporta sui toni epici di noto stampo sabatoniano, dove risalta inequivocabilmente l'aura di eroismo che aleggia sull'intero disco. Da sottolineare le accurate parti di chitarra eseguite dai nuovi entrati.
Inmate 4859, brano cadenzato, possente, pesante, è sicuramente uno dei pezzi migliori dell'album. Drammatico nel suo incedere e solenne nel chorus, presenta i tratti dei grandi mid-tempo dei
Sabaton, come
Uprising e
Carolus Rex.
To Hell and Back, scelta come singolo dal quintetto svedese, marcata da melodie western e da una bella varietà strutturale è un altro degli highlight di Heroes.
The Ballad of Bull è quel brano che non ti aspetteresti mai di trovare in un album dei
Sabaton, ovvero una ballad, dal tono malinconico e maestoso, dove
Joakim Brodén si esprime in una maniera inedita ma straordinaria. L'intensità e i sentimenti che scaturiscono dall'ascolto sono unici, anche grazie all'eccellente orchestrazione ed a quella già nominata atmosfera eroica che pervade il disco.
Resist and Bite fa tornare all'heavy e a quella grinta che contraddistingue le composizioni del quintetto svedese, ritornello accattivante e bellicoso che costringe a seguire il vocalist nell'esecuzione, ritmo catchy e cori dal grande effetto sono le caratteristiche principali di questo eccellente pezzo.
Soldier of 3 Armies richiama alla lontana la grandiosa
40:1, con una bellissima linea vocale ed un sempre studiato chorus.
Far from the Fame è un altro mid-tempo che rimarca i sentieri del tipico sound dei
Sabaton, epicità e chorus accuratamente studiato rendono il brano facilmente memorizzabile.
Hearts of Iron, pezzo molto orecchiabile, mantiene quelle peculiarità di epicità ed eroicità che segnano l'intero
Heroes.
I
Sabaton aggiungono una nuova pietra miliare alla propria discografia staccandosi, come si è già detto, dalla complessità di
Carolus Rex e riavvicinandosi alle passate uscite. I fan adoreranno alla follia questo
Heroes, come probabilmente saranno attratti gli amanti dell'heavy/power di buona fattura.
Per i retroscena e le curiosità non dimenticate di leggere l'esclusiva
intervista a Pär Sundström di METAL.IT!!!!
Lyric video di To Hell and Back
Lyric video di Resist and Bite