Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I WISH I COULD VOMIT BLOOD ON YOU... ...PEOPLE
  2. THE OBLIVION GENE
  3. DO NOT SPEAK
  4. PROCREATION OF THE WICKED
  5. TO ERR IS HUMAN, TO DREAM - FUTILE
  6. REVALUATION OF ALL VALUES
  7. THE FINAL DESTRUCTION OF DIGNITY
  8. SWALLOW THE WORLD
  9. THIS CANNOT BE THE END
  10. RAGE, RAGE AGAINST THE DYING OF THE LIGHT

Line up

  • V.I.T.R.I.O.L.: vocals
  • Irrumator: guitars
  • Leicia: bass
  • Battlesticks: drums

Voto medio utenti

Sapevo già che l'ascolto di un album degli Anaal Nathrakh sarebbe stato particolarmente difficile... ma l'oltranzismo sonoro del gruppo inglese con "Domine Non Es Dignus" ha toccato vette precedentemente inimmaginabili. Ogni nota, ogni arrangiamento, ogni inserto vocale sembra essere messo apposta per stupire, per sconcertare, per disgustare. A tratti la musica sembra concedere pause, per riprendere però subito a triturare e distruggere. In questa specie di apocalisse sonoro, non ci vengono risparmiati lancinanti assoli, urla disumane, samples di gente che urla e si dispera... ma purtroppo spesso si ha la sensazione che questa aggressione non abbia un vero e proprio scopo, ma che sia piuttosto fine a sé stessa. Non riesco ad inquadrare gli Anaal Nathrakh in un vero e proprio genere, visto che a sfuriate black metal si accompagnano esplosioni di brutalità in stile death, con frequenti ed insistite incursioni nell'industrial più martellante (non danzerecci comunque, tanto per intenderci). Devo ammettere di aver letto giudizi molto positivi su quest'album, per cui la mia sufficienza piuttosto stiracchiata potrebbe fuorviare o lasciare stupito più di una persona. Non sono un grande fan di questa musica fredda e veloce, che fa dell'assalto la sua dote migliore... insomma, l'ascolto di "Domine Non Es Dignus" può essere anche un'esperienza interessante, ma non mi vedo a caricare quest'album sul lettore cd per ascoltarmelo in cuffia. Per fortuna che questo tipo di giudizio è totalmente soggettivo, per cui non metto in dubbio che qualche altro ascoltatore possa rimanere incantato dall'annichilimento provocato dalla musica degli Anaal Nathrakh. Per questo motivo lascio aperto uno spiraglio: dategli un ascolto prima di scartarlo definitivamente, potrebbe essere la pillola di violenza che stavate aspettando da un sacco di tempo...
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 apr 2009 alle 15:55

ad oggi il disco più debole della band che dopo tutti questi dischi di assalto frontale assoluto comincia a perdere qualche colpo...il successore e i dischi prima sono meglio

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.