Copertina 4

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:31 min.
Etichetta:Pulsar Light
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INTRO/DEBRIES OF FAITH
  2. CROWN OF HORNS
  3. NECROTICA - A SILENT SLUMBER MANIFEST
  4. BY THE NIGHT HAUNTED
  5. BEHOLD THE PENTAGRAM
  6. HECATE'S CHAMBER
  7. NIGHT OF THE METAL MANIACS

Line up

  • Svart: drums
  • Julia: keyboards
  • Duncan: vocals, guitars, bass

Voto medio utenti

Aaahhh che figata, mi è arrivato "Demonspeed Metalstorm" degli austriaci Key Of Mythras! Ho letto la biografia e dicono che sia un album totalmente dedicato al METAL (d'altronde il titolo è abbastanza chiaro) e che il leader Duncan si sia impegnato parecchio per comporre qualcosa di nuovo. Ma...! Ehi, questo non è altro che thrash metal molto punkeggiante condito da uno screaming in stile black del tutto trascurabile. Che delusione... mi aspettavo epiche sinfonie di derivazione classica alla Symphony-X e mi ritrovo invece con un'intro talmente banale e scontata da fare quasi sorridere (non me ne voglia la povera Julia, ma qualcosa in più si poteva sicuramente fare); mi aspettavo cavalcate con cui ricordare gli Iron Maiden dei tempi migliori, e mi tocca ascoltare una serie di canzoni in cui se il metal è presente ci mostra il suo lato più confusionario e sconclusionato. Se comunque si sarebbe potuta perdonare a Duncan la mancanza di riff veri e propri che riescano a far emergere i suoi pezzi, purtroppo non si può fare altrettanto per quanto riguarda l'estrema staticità della sua proposta musicale. E i problemi non sono ancora finiti, perchè queste critiche le ho elaborate durante l'ascolto del primo vero pezzo "Crown Of Horns", che incidentalmente è quasi il migliore dell'intero album (ci vuole una faccia tosta a chiamarlo full-length vista la durata di 30 minuti)! Se a tutto questo aggiungiamo anche la peggiore produzione che abbia mai sentito ad opera degli studi "Temple Of Noise" di Christian Ice, non vedo proprio neanche un motivo per cui i Key Of Mythras dovrebbero essere degni di una qualsiasi nota. Forse solamente chi ama un genere di metal dalle poche pretese, basato sulla velocità e sull'aggressione col cantato in screaming, potrà apprezzarne qualcosa... ma anche per questi c'è un alternativa. E' un album quasi sconosciuto che è stato recensito su queste stesse pagine molto tempo fa, ma che riascoltato proprio oggi mantiene ancora una carica e un appeal da far impallidire "Demonspeed Metalstorm" in poche battute: "Plagued Be Thy Angel" dei Siebenburgen. Riscopritelo!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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