A volte capita di scovare delle perle nel mercato underground ed è questo il caso dei
Vargrimm e del loro
'Vom Wolf Unter Schafen', successore del debut
'Des Wolfes Zorn'. Il gruppo, formatosi a Berlino nel 2008, propone un pagan/viking teutonico quadrato, senza fronzoli, ma d'effetto e di gran pregio. Il brano d'apertura
'Das Lied vom Hass' è un mid-tempo incedente (in cui sono stati inclusi pure versi del poeta
Georg Herwegh) con melodie cariche d'epicità ed un riffing vicino al thrash metal. Con lo scorrere del pezzo si fanno sempre più forti i richiami al black, fondendo così diversi generi in un tutt'uno perfetto, a cui contribuiscono anche gli assoli e il multiforme cantato di Kai. La seguente
'Siegen und Fallen' si allaccia pienamente al pagan/viking metal germanico, sia esso di matrice tedesca o scandinava. Da sottolineare l'accurato lavoro delle chitarre che, aderendo inequivocabilmente ai dettami dell'estremo, si ricavano dei momenti per imbastire melodie evocative e altisonanti. La qualità di
'Vom Wolf Unter Schafen' si deduce pure dagli spazi lasciati alla riflessione, come l'interludio acustico
'Trotz und Treue – Einklang' che apre alla successiva
'Trotz und Treue', violenta ed allo stesso tempo epica. La title-track è una pregevole traccia estrema, così come
'Der Dorn im Geiste' dove l'alternanza di stili vocali ricama un contrasto accattivante. L'accoppiata
'Inmitten von Ruinen'-
'Das grauen der Schlacht' celebra nella sua totalità lo stile dei
Vargrimm.
'Im Schein der Flammen' è una cavalcata eroica che ci accompagna a quella che è praticamente la malinconica closing track, ovvero
'Zwei Herzen – ein Schlag'.
'Vom Wolf Unter Schafen' è di sicuro una gemma nascosta del panorama pagan/viking, probabilmente una delle migliori uscite di questo genere del 2014. Chi ama questo genere e se l'è perso è obbligato a recuperarlo. Herzlichen Glückwunsch an Vargrimm.
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