Ad ascoltare questo "
Steel Alive" è più facile rendersi conto di come gli
Existance siano dei fedeli adepti della R.W.O.H.M. piuttosto che indovinare quelli che sono i loro natali.
Infatti, rispetto a tanti loro connazionali, questi metallari cresciuti a pochi chilometri dalla Torre Eiffel, riescono a dare alle proprie composizioni un taglio spiccatamente
british che rimanda direttamente al più classico Heavy Metal degli anni '80.
Ad esempio, con "
Dead or Alive" mostrano una particolare devozione verso i Judas Priest, anche perchè le chitarre hanno un chiaro predominio nell'economia del loro sound, con un'ottima prestazione del nuovo innesto
Antoine Poiret e del veterano (anche più che discreto vocalist)
Julian Izard.
Oltre a guardare agli imprescindibili maestri in terra d'Albione, più che a illustri connazionali come Vulcain, H-Bomb o Nightmare, gli
Existance in alcuni passaggi ricordano maggiormente i nostri Astaroth e Crying Steel, o i danesi Witch Cross e gli spagnoli Tierra Santa, se non addirittura i Megadeth nelle prime battute di "
Get Away", ottimo brano che poi prende strade più classiche e anthemiche e che si fregia (al pari di "
Close to the End") di uno dei più avvincenti guitarwork dell'intero album.
Gli
Existance tengono - e nel migliore dei modi -
vivo l'acciao.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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