E' davvero strano che sia stata una label finlandese a dare ai Moonlight Comedy la possibilità di pubblicare il primo album della loro carriera, perchè se si considera il numero di etichette italiane attente ai gruppi più promettenti della nostra scena, viene davvero da chiedersi perchè questi ragazzi abbiano dovuto rivolgersi all'estero per incidere “The Life Inside”. Sin dalle note della melodica opener “Oceans” si ha ben chiaro il tipo di musica proposta dei nostri, un Progressive Metal dinamico ed energico, sulla scia degli ultimi lavori di Symphony X, Dream Theater e Vanden Plas, decisamente influenzato dai gruppi appena citati ma comunque discretamente personale. Nella bella “Hidden Truth” si possono apprezzare le notevoli capacità del gruppo, sia dal punto di vista strumentale, sia nel creare ritornelli e linee vocali di buona orecchiabilità, ma nella successiva “Masters Of Your Mask” i riff si fanno più taglienti e aggressivi, con le keyboards di Gianluigi Farina e la chitarra di Simone Fiorletta a dar vita a suggestivi incroci. Buona anche la prestazione del singer Emiliano Germani, davvero bravo nell'interpretazione di linee vocali piuttosto originali. Tocca poi alla insistente melodia di “Second Shadow”, in cui risalta l'ottimo guitar work di Fiorletta e la buona coesione della sezione ritmica formata da Armando Pizzuti e Andrea Scala. L'unico aspetto poco convincente riguarda i cori, potenti ma poco curati. “Adam's Rib” e “The Divine Comedy” sono due esempi di Progressive Metal maturo e moderno, in cui i Moonlight Comedy esprimono un tasso tecnico davvero invidiabile, valorizzato da una grande attenzione negli arrangiamenti; “The Wisdom Of The Wise” inizia con una piacevole digressione strumentale, per poi rivelarsi un episodio decisamente “metallico”, specialmente per le ritmiche aggressive di Fiorletta, illuminandosi quindi in un chorus solare e di grande impatto. Non mi ha entusiasmato invece “Immortal Child”, poco ispirata, a differenza della successiva “Into The Life Part 1”, una ballad delicata e malinconica, che dimostra quanto siano bravi i Moonlight Comedy nel cimentarsi con atmosfere più rilassate. Siamo quindi di fronte ad un ottimo esordio, che pur risentendo di una limitata originalità, lascia ben sperare per il futuro. Bravi Moonlight Comedy!
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