Gli
Hellyeah sistemano la line-up, aggiustano il tiro e ci regalano il capitolo più cazzuto della loro discografia. Dunque, fuori BobZilla e Greg Tribbett, e dentro il solo bassista
Kyle Sanders (già nei Bloodsimple), ed ecco una formazione a quattro, compatta e pronta a far danni, con il solo Tom Maxwell a macinare sulla sei corde. Il risultato? 46 minuti di mazzate nella faccia, con composizioni che riescono a risultare eterogenee, pur mantenendo questa tremenda 'botta' in fase di arrangiamento.
Si parte alla grande con la title track, che avrete sicuramente già visto/sentito su youtube e affini; ma è solo l'inizio del massacro... "
Demons in the Dirt" pesca in egual misura da Suicidal Tendencies e Machine Head, con un Chad Gray letteralmente indemoniato dietro al microfono; "
Soul Killer" ha un riffing frenetico e la solita attitudine 'spaccotutto', ma la prima sorpresa arriva con "
Moth", sorta di ballad incazzata, esperimento di contaminazione sonora (a mio avviso) riuscitissimo. "
Cross to Bier" ritorna a pestare dritto in faccia, e "
DMF" sembra una chiara dichiarazione di intenti verso chi (presumibilmente gli ex compagni di band) ha solo portato male e negatività nella 'famiglia'. Il secondo 'esperimento' sarà quella "
Hush", che troverete anche in versione acustica come bonus track nella limited edition, un brano semi-acustico ma mai privo di quella rabbia primordiale che sembra essersi (finalmente) impossessata dei quattro ammeregani. Vi manca la botta di zio Vinnie Paul? Ascoltare "
Say When" e sbalordire: il panciuto drummer ha ancora (di nuovo) la bella mano pesante e la incredibile tecnica che tanto ce lo hanno fatto amare ai tempi dei Pantera, ma qui siamo addirittura oltre: il bano è letteralmente folle nel suo pestare come se non ci fosse un domani!
Una certa staticità in alcuni brani, ed il solito mastering ultra-pompato, non consentono a "Blood for Blood" di arrivare ad un voto clamoroso, ma vi assicuro che riceverete una piacevole mattonata nei denti, se deciderete di far vostro questo dischetto. E l'unica cosa che mi sono trovato ad esclamare, alla fine dell'ascolto, è stata: Hellyeah!!!
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