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Castle sono una band di San Francisco, guidata dalla bassista e cantante Elizabeth Blackwell. Il loro stile si può definire heavy metal, inteso come una derivazione dei primissimi Iron Maiden unita alla moderna vibrazione sciamanica sul genere di Purson, Blood Ceremony e Mount Salem.
Un disco che gronda riff ed assoli di matrice ottantiana, racchiusi in atmosfere sempre ombrose e doomeggianti. Assume grande importanza il timbro insinuante della vocalist e fondamentali risultano le cavalcate chitarristiche del compagno Mat Davis. Ci sono brani di sicuro effetto, vedi le trascinanti “Distant attack” e “Pyramid lake”, però in altri frangenti impatto ed intensità mostrano un calo sensibile. Questo mi porta a dire che il trio statunitense non possiede ancora la brillantezza dei migliori, pur essendo formazione di discreto livello.
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