Gibby Haynes & His Problems... uno tra i dischetti più bizzarri che abbia ricevuto nel corso di questa annata. L'ex frontman dei Butthole Surfers debutta con il suo nuovo progetto, a base di Rock psichedelico, a volte Space o Surf miscelato ad una buona dose di substrato Avant-Garde, per creare un sound lisergico e deviato, dal sapore tarantiniano, abbondantemente pulp e spudoratamente ruffiano nella ricerca della melodia e dell'atteggiamento alternativo. Buttata li, sembrerebbe tutto oggettivamente insopportabile e subito da stroncare. Infatti il primo ascolto è stato caratterizzato da questa fortissima tentazione... un bel quattro e non se ne parla più. Ma poi ho cercato di capire e di analizzare (si fa per dire - nds) la stranezza e la lunaticità di Gibby e del suo problema... e la cosa alla fine non mi è dispiaciuta. Non un album ecclatante, ma comunque in una qualche strana maniera interessante nella sua (finta) "alternatività" e nella sue strampalate divagazioni. Onestamente non ho molto altro da dire, se non che questo platter non è sicuramente facile e digeribile, a meno che non siate completamente innamorati di Kill Bill e di quelle atmosfere in bilico tra, ehm, il rilascio endorfinico al gusto di tequila ed il sapore della polvere da sparo.
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