Terroristi sonici, sabotatori musicali, gli
Ommadon sono due scozzesi di Glasgow, giunti al terzo album della loro carriera. Un‘ora e mezza divisa in due brani chilometrici, estenuanti, assolutamente e volutamente eccessivi, costituiti interamente da feedback, distorsioni, noise e colate ritmiche pachidermiche. Al confronto di questo disco, anche “Dopesmoker” degli Sleep diventa una passeggiata.
Sinceramente, però, il livello di noia è altissimo già dopo un breve scorcio e ascoltarlo con attenzione fino in fondo risulta impresa impossibile.
Queste sembrano sperimentazioni fine a se stesse, solo per dimostrare qual è la band più estremista ed indigeribile del pianeta. Il duo britannico, in tale senso, rientra nelle primissime posizioni.
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