Alexy Yeghikian è un artista americano, proveniente da quella fucina di talenti che è Los Angeles, una delle città più importanti al mondo per ciò che riguarda la musica. Particolarità che si può nominare immediatamente è lo specifico posto da cui viene il musicista, cioè Glendale, centro della contea losangelina noto ai più per essere il luogo di nascita dei celebri
System Of A Down (SOAD), ma anche gli straordinari
Viza di K'noup Tomopoulos e Orbel Babayan. E voi direte, cosa hanno tutti questi artisti in comune, oltre che la zona di provenienza? Ebbene gran parte dei musicisti, eccezion fatta per il cantante K'noup Tomopoulos, sono di origine armena, discendenti della diaspora del genocidio di inizio Novecento. Se nei SOAD e nei Viza questo si rispecchia nella musica, con l'inserimento di alcuni tratti distintivi della musica folkloristica armena, in Yeghikian questo non accade, poiché l'artista si dedica maggiormente ad un metal di stampo classico, indirizzato verso lo stoner-doom. Forte di un'alta educazione musicale, avendo frequentato il California Institute of the Arts (CalArts), Alexy forma questa one-man-band, dove esibisce il proprio talento suonando tutti gli strumenti. Durante gli studi al CalArts segue inoltre anche lezioni di jazz con Larry Koonse e Miroslav Tadic, ampliando le vedute sulla tecnica chitarristica. È dunque interessante affrontare l'ascolto di
"You're Next", debut album di Yeghikian. Otto tracce per una mezzora di musica compongono il disco che si apre con
"The World Is Spining", traccia dalla quale è stato tratto il primo video. Una canzone che riconduce già verso i reami dello stoner-doom, con una linea di basso che guida le danze in un incedente ritmo psichedelico. L'atmosfera è lugubre fino a circa metà del brano, dove subentra una ritmica maggiormente aderente al classic rock/metal spezzata anche dal pregevole assolo di chitarra.
"Until The End", secondo pezzo del lotto, è inequivocabilmente di ispirazione maideniana non perdendo però la prerogativa stoner che fa da trama all'album. Notevole la parte centrale del pezzo che si potrebbe collocare direttamente all'interno dello stile delle prime release degli Iron Maiden.
"Find A Way", che sembra saltar fuori dagli anni '70, si differenzia sottilmente nel sound, è più allacciata alla precedente, portando ancora una volta elementi maideniani nello stile di Yeghikian.
"The Witch" è invece circondata da un'atmosfera acida, isterica, colma di richiami allo stoner d'annata, la voce è messa in secondo piano, gli strumenti dominano.
"Thunderstealer" invita al ballo i primi Black Sabbath, una delle tracce migliori di
"You're Next"; qui è l'approccio doom a schiacciare il resto delle influenze e l'assolo si fa sempre notare per il valore intrinseco.
"The Great Big Fall" è probabilmente la canzone più movimentate dell'album, legandosi a linee stilistiche in maggior modo moderne (in questo caso qualche minuscola similitudine coi System Of A Down si può intuire).
"Hawkwind" è il manifesto dello stoner-doom di Yeghikian, con un chorus pronto per le performance dal vivo, altro highlight di
"You're Next". L'ultima,
"Alone In A Cave", chiude alla grande il disco, con un altro ritornello accattivante ed un ritmo rock scatenato che potrebbe passare tranquillamente per qualsiasi stazione radio del mondo.
Al termine si può affermare che questo debut, ancora poco conosciuto (questa recensione è una fra le prime a livello internazionale), sia ben scritto, strutturato ed eseguito. Consigliamo questa release agli amanti del rock/metal classico e dello stoner-doom.
Video di "The World Is Spining"
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