Checché ne dicano, i
Burden Of Grief non si sono certo liberati dalle catene che li tengono
legati saldamente a quel Melodic Death Metal cui si sono votati già dai loro esordi. Già, non sono nemmeno dei novellini, dato che le loro origini risalgono addirittura a metà degli anni '90, sebbene questo "Unchained" sia solo il loro sesto album.
Come avevo già avuto modo di rimarcare in passato, per quanto provengano dalla Germania, i Burden Of Grief guardano soprattutto a quelle sonorità
Made in Sweden cui Mike Huhmann e soci, a differenza di gruppi che ne hanno gettato le fondamenta, non hanno ancora rinunciato.
E te lo porgono su un vassoio d'argento - o meglio ancora d'acciaio - immediatamente con "Awaken the Nightmare", lesta a scattare dai blocchi di partenza dopo un breve attacco melodico.
Questa e le canzoni successive ci confermano tutta la loro bravura e predisposizione al genere, pestando con disinvoltura ("Unchained", "Black Evolution 666") e in maniera chirurgica ("The Final Chapter") e cercando qualche soluzione maggiormente ariosa ("Fearless Heart" o "Turmoil to the Void"), sfruttando al meglio la supervisione del produttore Dan Swanö e mettendo in mostra discreti fondamentali, su tutti quelli del già citato Mike Huhmann e del batterista Sebastian Robrecht. Ed è per questo pur non inventando nulla si lasciano ascoltare con piacere.
Certo, magari si poteva far meglio nell'interpretazione di "Neon Knights", inserita come bonus track assieme a quella di "Another Way to Die” dei Disturbed, ma in giro si sentono spesso e volentieri (si fa per dire... ) cose ben peggiori.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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