Adorata dal Graz, praticamente sconosciuta per molti di noi/voi,
Lenna Kuurmaa è nota ai più per la sua militanza nelle
Vanilla Ninja, oltre che per la sua carriera di attrice e cantante. E così, quando al boss Frontiers Stefano Perugino viene in mente di metter su una band AOR e affidare ad una voce femminile il timone dell'operazione, la bella (e brava) estone è stata la scelta. Il risultato, complice la produzione (e la penna) di Alessandro Del Vecchio, è questo bell'album autointitolato, che farà la gioia degli amanti del genere.
I motivi sono presto elencati: le songs sono frizzanti e piacevoli, riuscendo a rimanere ben variegate e mai banali, e la voce di Lenna è effettivamente molto più che piacevole; pur non avendo un range da perderci la testa, la bionda singer ha una voce molto piacevole, a cavallo tra Delain e Sheryl Crow, con tutto quello che ci può stare in mezzo. Belle le songs più muscolose, come l'opener "
Heaven is to be Close to You" o la potente "
Poison Angel", ma Lenna e soci rendono bene anche nei brani più mainstream, come la azzeccatissima "
When Love is Gone", o il lento "
Live and Let Go", dove il solo pianoforte accompagna la voce di Lenna per quasi tutto il brano, prima di esplodere nel più scontato, e piacevole, dei ritornelli.
Niente, insomma, che possa far gridare al miracolo, ma vi assicuro che non è il "solito" dischetto AOR senza pretese: Lenna ha una voce davvero interessante, le songs sono piacevoli e mai banali, può decisamente valere la pena ascoltarlo e farlo vostro. Consigliato.
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