Gran bella sorpresa questo "The Greater of Two Evils" degli Anthrax, non un nuovo album, bensì una raccolta di brani storici ri-registrati dalla formazione odierna e ritoccati qua e là come arrangiamenti. La prima buona notizia da darvi è che si tratta di un album assolutamente genuino e old-school nelle intenzioni, tanto che è registrato completamente in diretta, compresi gli assoli, e gli ascoltatori più attenti potranno infatti notare qualche sporadica e comprensibile imprecisione. In questo lavoro trova spazio tutta la discografia storica del combo newyorkese, con un occhio di riguardo particolare per il capolavoro "Among the Living". Ad aprire è niente meno che "Death Rider" da "Fistful of Metal", rivisitata così come era stata proposta nell'ultimo tour mondiale di quest'anno; a seguire è la storica "Metal Thrashing Mad", abbastanza fedele all'originale e ben interpretata da Bush, che non tocca certo le vette di Neil Turbin, ma che sa dir la sua con tanta passione e una carica dirompente. Da "Among the Living" arriva una più lenta "Caught in a Mosh" (ma la ritmica della strofa, spostata di un ottavo, era meglio prima), la title-track, "N.F.L.", "I am the Law" e "Indians", mentre dal sottovalutato "State of Euphoria" ecco la ottima "Be All End All". C'è spazio anche per "Keep it in the Family", non molto diversa dall'originale, già con Bush alla voce, mentre il tuffo nel passato di "Spreading the Disease" arriva con la spettacolare "A.I.R." e con "Gung Ho". Nel complesso si tratta di un buon lavoro, non indispensabile, ma che farà la gioia dei patiti della band; contrariamente alle mie aspettative John Bush non sfigura affatto sui pezzi originariamente interpretati da Belladonna e Turbin, anche se noi nostalgici continueremo a guardare con un po' di tristezza quegli anni favolosi e quella grandiosa formazione degli Anthrax.
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