Se mi avessero parlato dei
coldrain (rigorosamente con la c minuscola) solo qualche mese fa, la mia faccia sarebbe rimasta totalmente inespressiva. Non avevo mai sentito parlare del combo giapponese, nonostante i 7 anni di carriera alle spalle, finché non mi sono capitati davanti come opening act della discesa italica dei Bullet for My Valentine: amore a prima vista.
A parte che sono giapponesi e hanno, solo per questo, un discreto vantaggio rispetto a chiunque, almeno ai miei occhi, ma tutto quello che sta dietro all'apparenza è assoluto talento, cristallino fin dalle prime note live. Devastanti musicalmente, padroni assoluti del palcoscenico, l'impressione è stata ottima durante tutta la loro esibizione, grazie a un'energia trascinante e a brani che miscelavano adeguatamente melodia e potenza, tipicamente metalcore.
L'acquisto del loro ultimo disco, in versione giapponese, è stata cosa pressoché immediata da parte del sottoscritto, che non voleva lasciarsi sfuggire per niente al mondo questa novità. E li una previsione: questi entro un paio di mesi firmano per una release internazionale.
Detto, fatto. La Hopeless Records, etichetta "amica" della Sony (in Australia sono usciti proprio sotto la major americana) e responsabile del lancio internazionale degli Avenged Sevenfold, li mette sotto contratto e permette l'uscita europea e statunitense del loro terzo lavoro, "
The Revelation", arricchito addirittura di qualche brano (a discapito di un paio d'altri presenti nella versione originale, va detto).
L'impressione assolutamente positiva avuta in sede live si ripercuote anche su disco, anche se va detto che lo spazio riservato alla melodia e al cantato in clean risulta forse eccessivo.
Chiariamoci, i coldrain sono davvero bravissimi anche da quel punto di vista, ma brani più cattivi e incazzati quali l'opener "
The War is On" o la splendida title-track "
The Revelation", con quel giusto mix di cattiveria e melodia, quasi affini al djent a tratti, risultano assolutamente più incisivi e, a mio modo di vedere, più adatti all'attitude della band nipponica.
Ma sono davvero discussioni da "de gustibus", perchè la band di Masato e soci ci sa fare, è intrigante sotto ogni punto di vista e dimostra qualità davvero rare per un gruppo di ragazzi così giovani. Anche il carisma e la personalità dimostrate in sede live sono lo specchio di un talento del quale sentiremo senza dubbio parlare negli anni a venire. Sono sicuro che "
The Revelation" sia un ottimo biglietto da visita e un trampolino di lancio per una carriera importante per i
coldrain.
Quoth the Raven, Nevermore..
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?