Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:34 min.
Etichetta:Maa Productions

Tracklist

  1. WE ARE ALL DESTINED FOR GRIEF
  2. ORPHEUS MOURNING
  3. BLOW OF LOSS
  4. TOGETHER AS ONE
  5. WHEN DISTANCE BECOMES REAL
  6. YOUR WAKE
  7. NO PAIN AT SLEEP
  8. NEMESIS
  9. ACCEPTANCE

Line up

  • Jose Yuste: bass
  • Pablo Parejo: drums
  • Óscar Martín: guitars, vocals
  • Jesús Villalba: violin
  • Daniel Maqueda: keyboards

Voto medio utenti

Delizioso.
È lecito appioppare tale aggettivo ad una proposta musicale che, pur con i distinguo che andremo a svolgere di qui a poco, va comunque inserita nel caliginoso alveo del black metal?
Senza dubbio, visto che quest’oggi ci soffermeremo su un platter “che procura delizia, che dà un intenso piacere e godimento spirituale o estetico, o anche fisico” (dall’immarcescibile Dizionario Treccani).

Piacere e godimento, mi preme evidenziarlo, che si diffondono soavi da ogni dettaglio della release:
- l’artwork, senz’altro peculiare ma a mio avviso meraviglioso (mi raccomando Pippuzzo: stammi buonino e non sguinzagliare Miss Shittie!);
- la scelta del titolo, che al tempo stesso testimonia il coraggio della band e mette l’acquolina al pensiero di nuovi “volumi” in cantiere;
- l’impagabile concisione di un platter che investe sulla qualità e non sulla quantità, dipanandosi lungo nove tracce (di cui 4 “effettive”) e nemmeno 35 minuti complessivi;
- la presenza di parentesi ambient e samples “parlati” (un breve interludio introduce ogni canzone) che, per una volta, non paiono inutili orpelli inseriti a mò di riempitivo ma che, al contrario, arricchiscono l’esperienza uditiva e la rendono ancor più intrigante;
- la provenienza piacevolmente insolita del combo (Madrid) e della label (la nipponica, e minuscola, Maa Productions);
- lo zampino di un idolo personale del calibro di Dan Swäno, che ha prestato i propri servigi in fase di mixing;
- il fatto che sino a ieri gli As Light Dies fossero per me dei perfetti sconosciuti (eh già: il fascino della scoperta ha senz’altro giocato a favore del combo iberico, e non vedo l’ora di andarmi a ripescare i loro due precedenti lavori -A Step Through the Reflection del 2007 e Ars Subtilior From Within the Cage del 2010-);
- beh… e da ultimo la musica, no?

La delizia del black tinto di avant-garde dei Nostri risiede nella dote, oltremodo rara, di suonare maligno e romantico, tecnico e spontaneo, intricato e semplice al tempo stesso. In The Love Album - Volume 1 gli estremi si stringono in un fatal abbraccio (ancor più significativa, in tal senso, la copertina), dando vita a un dipinto sonoro zeppo di personalità e impatto emotivo.

Se Orpheus Mourning e Nemesis, con le loro tentazioni ai limiti del prog, l’incedere cangiante e i continui cambi di tempo e vocals (ottime le clean di Óscar Martín, anche alla sei corde), mostrano già le notevoli doti del quintetto, sono le strepitose Together as One e Your Wake, laddove la violenza dei riff portanti si stempera nell’agrodolce malinconia dei violini e feroci blast beat rincorrono invano sfuggenti svolazzi di pianoforte, a strapparci il cuore.

Ok, ne convengo: parliamo di coordinate musicali che abbiamo già rinvenuto altrove (a proposito: Arcturus, e ‘sto disco nuovo?), ma che qui rifulgono di luce propria grazie al feeling intensamente drammatico eppur misteriosamente leggero, di quelli che strappano un sorriso e fanno scendere una lacrima nell’arco del medesimo sospiro.

Miei cari As Light Dies, è stato amore a prima vista.
Come mai ci siamo conosciuti così tardi? Orsù, recuperiamo il tempo perduto!
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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