Copertina 6

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:InsideOut Records

Tracklist

  1. CIRCLES
  2. WITHIN AN INCH
  3. THE GREAT DIVIDE
  4. ALL MIXED UP
  5. TRANSPARENT MAN
  6. LIFE IN A SHADOW
  7. DESERVE TO FEEL
  8. HERE AND NOW

Line up

  • Doug Ott: guitars
  • Ted Leonard: vocals
  • Bill Jenkins: keyboards
  • Ed Platt: bass
  • Sean Flanegan: drums

Voto medio utenti

Ma pensa te, gli Enchant! Agli inizi degli anni 2000 ci andavo letteralmente pazzo, apprezzando particolarmente quel prog metal molto sofisticato ed elegante, la cui punta di diamante (per il sottoscritto) era il bellissimo "Juggling 9 or Dropping 10". Poi, dopo il 2004, la band sparisce dalle scene, mentre Ted Leonard continua a suonare in giro, entra negli Spock's Beard e accumula esperienze su esperienze.

Dieci anni dopo, ecco ritornare gli statunitensi con un album che mi ha decisamente spiazzato. In primis, "The Great Divide" ha di molto corretto il tiro, perdendo molta della sua energia e dell'effetto sorpresa, per ripiegare su un prog rock molto più canonico seppur godibilissimo, ma pericolosamente vicino ai succitati Spock's Beard, troppo per non far alzare più d'un sopracciglio in giro. Secondo, il mixing di quest'album sacrifica moltissimo le chitarre, per lasciare maggior spazio alla (bella) voce di Ted, ma perdendo così pacca ed energia. Terzo, e forse più grave difetto di "The Great Divide" è una aurea mediocritas in cui tutte le songs tendono pericolosamente ad assomigliarsi l'una all'altra, con un mood sempre elegante, ma di quell'eleganza fine a se stessa, che tende quasi allo snobismo. Non ho quasi mai trovato quegli spunti, quella riuscita commistione tra melodia e potenza che me li aveva fatti piacere tanto anni fa, ed eccezion fatta per un paio di brani ("Deserve to Feel", "Circles"), il disco tende a "sedersi" su se stesso molto in fretta, ed è un vero peccato, perchè dieci anni sono dieci anni, ed i ragazzi avevano/hanno tutto il talento, l'esperienza e le capacità per produrre musica decisamente di qualità. Vedremo, potrebbe essere solo un pò di ruggine accumulatasi, diamogli il tempo e nel frattempo brindiamo al ritorno di una band da sempre molto interessante, che stavolta potrebbe aver compiuto una mezza scivolata.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 ott 2014 alle 15:02

azz!!! che brutte notizie che mi dai Sbranf *___*

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