Dopo diversi anni trascorsi come Frozen Eternity, i
Circaic si ripresentano ora con un nuovo lavoro, "False Prophetic Roads", che li vede tenere alte le insegne di un Death Metal che nell'occasione si è rivelato in grado di incrociare e far coesistere molteplici influenze.
L'opener "The Spewing of Venom" vede questa formazione statunitense (originaria dal Colorado) espandere un tipico
Gothenburg sound dandogli un taglio affilato e meccanico, questo grazie soprattutto a un riuscito e intensivo utilizzo delle keyboards e alla versatilità del cantante Brian Palmer. Anche la seguente "Floodgates" si rivela un brano non banale e fortemente articolato, con il songwriting del gruppo che si estende sino a cogliere spunti al limite con il Black Metal.
Con le chitarre di Josh Dummer in prima linea, anche "Polarity" mostra un'anima dalle diverse sfaccettature, palesando un approccio che, quando ci si trova poi alle prese di "The Separation Phase" o di "Beyond Recalibration", si potrebbe quasi definire Progressive, tanto da far pensare a un improbabile incrocio tra i Death e i Dream Theater. Solo sulla conclusiva "False Prophetic Roads" i Circaic sembrano voler mettere un po' troppa carne al fuoco, o più semplicemente non riescono solo a amalgamare al meglio tutte le idee sulle quali hanno cercato di sviluppare proprio il pezzo che hanno scelto per dare il titolo a questa uscita.
Tutti dettagli e piccoli errori che la mano di un produttore esperto avrebbe contribuito a smussare, un supporto che i Circaic dovrebbero davvero valutare per il loro futuro.
Ad ogni modo di esperienza ne hanno accumulata e il talento lo hanno già fatto intravedere, ora manca poco per fare il salto di qualità.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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