Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Indipendent

Tracklist

  1. TOWARDS THE LIGHT
  2. THE LIGHT OF THE LAST LEGION
  3. IN THE PRINCIPLE THE GREAT SLEEP
  4. THE NEW WAVE OF DOMINATION
  5. THE ESSENCE OF THE CHOICE
  6. THE FIRST SEED
  7. OBSCURE THE CALL OF SALVATION
  8. PERCEPTION
  9. KING WITHOUT CROWN
  10. REDEMPTION OF ONE

Line up

  • Slippy: drums
  • Jesus: guitars
  • Steve: bass, vocals
  • Alex: guitars

Voto medio utenti

E questi da dove saltano fuori? No, perché mi son messo ad ascoltarli senza prendere nessuna informazione ed appena faccio partire il disco ho pensato fossero gli Immolation, invece sono gli italianissimi Dominhate, da Pordenone con furore!

Davvero simile la voce di Steve (cantante/bassista) con il growl di Ross Dolan ma le somiglianze non finiscono qui, anche il suono è in tutto e per tutto derivato da quello degli americani a cui si aggiungono echi di Inquisition e Morbid Angel. Non fraintendetemi, a parte il fatto che sia molto derivativo, Towards The Light è un disco davvero, davvero bello!

Ci sono riff parecchio ispirati, la sensazione claustrofobica tipica del death metal americano di un certo tipo è resa alla perfezione, il comparto ritmico è una garanzia sia sotto l'aspetto esecutivo che quello della varietà. I Dominhate, infatti, non sparano solo bordate velocissime poi scappano, no, sono in grado di rallentare e restare compatti passandoti sopra con i loro riff-cingolati (tipo The First Seed e Obscure The Call Of Salvation) cosa non da poco in una formazione giovane, qui all'esordio senza demo o EP a precedere le loro pubblicazioni, viaggiano con la sicurezza dei veterani. Altro aspetto importante: la promozione. Una band può essere la migliore del mondo nel proprio campo ma se la gente non lo sa, non lo saprà mai nessuno a cui può interessare. Sulla pagina Facebook non ci sono foto o informazioni, su Myspace men che meno (giusto una riga), mentre su Bandcamp il CD è dato in vendita a 777 € (penso una provocazione), nessun press-kit ad accompagnare l'album... Va bene l'underground ma inserire informazioni utili per conoscere il gruppo o comprare la propria musica non rende mica poser o glamour.

Tornando al disco (bello anche l'artwork), nella valutazione oltre al mero godimento per quello che si ascolta c'è da tenere conto dell'originalità, cosa aggiungono alla scena i Dominhate? Nulla (come tanti d'altronde), però hanno il pregio di essere realmente apprezzabili, vedremo cosa combineranno prossimamente, li seguo fiducioso.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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