Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:36 min.
Etichetta:Xtream Music

Tracklist

  1. MEATEATER
  2. MOURNING LIFE
  3. BLEED UNTO ME
  4. SHALLOW BURIAL
  5. DEAD SOULS
  6. CRAWL TO THE CROSS
  7. BOSESSED BY FLESH
  8. DU VAKNAR SOM DOD
  9. FORMALDEHYDE DREAMS

Line up

  • Rogga: guitars, vocals
  • Dea: guitars
  • Oskar: bass
  • Fiebig: drums

Voto medio utenti

Sono quattro, vengono dalla Svezia, hanno tre album alle spalle e sono fottutamente death metal!! Quello che rappresenta questo gruppo è molto più di quanto possa sembrare: sono la vera e propria rinascita del death metal made in sweden! Ricordate tutti quei gruppi che anni fa hanno reso grande questo genere? Edge of Sanity, Carnage , Grave, in primo luogo, ma anche Entombed, Dismember, Unleashed e God Macabre sono le influenze di questo combo che sembra destinato a seguirne le orme, rinnovandone lo stile quel "poco" che basta, tanto da non dare l'idea del "già sentito". Non c'è da aspettarsi chissà quali novità, ma sicuramente a livello di songwriting i Nostri hanno saputo rinfrescare queste sonorità, con soluzioni interessanti e piacevoli. Il sound, per capirci meglio, ricorda molto gli ultimi Entombed, quelli di Morning Star, soprattutto nel suono della chitarra, estremamente corposo e accattivante, e del basso, tonante e profondo. La sezione ritmica è devastante e, grazie ad un sapiente uso della doppia cassa, coinvolgente al punto giusto, senza mai risultare fastidiosa. Il tutto coadiuvato da un'ottima produzione, non per nulla affidata alle sapienti mani di Mieszko Talarzcyck dei Nasum e di Dan Swano (vi dicono nulla gli Opeth?), che mette in risalto le doti della band svedese. Si parte subito forte con quella che a mio parere è una delle più incisive canzoni dell'intero platter, Meateater: death metal di chiaro stampo svedese, con una strizzata d'occhio alla melodia, dal piglio irresistibile. Anche la seconda traccia è molto ispirata, ma questa volta i Paganizer ci deliziano con una song molto più veloce, che a tratti può ricordare il death made in USA, con un bellissimo breack prima del ritornello, lento e cadenzato. Shallow Burial impressiona per potenza e qui le chitarre nella fase ritmica si danno davvero da fare a dovere, trascinandoci nei meandri della canzone con riff molto coinvolgenti. L'ultima canzone del lotto, Formaldehyde Dreams, è il migliore dei modi per concludere quest'album: veloce, potente e graffiante, in puro stile europeo. Non sono molti i gruppi che ancora oggi riescono a rendersi interessanti nella scena death europea e i Paganizer in questo possono dirsi davvero vincitori: non sono scesi a patti con le mode, per carità è giustissimo sperimentare nuove sonorità, ma sapere che c'è ancora qualcuno che suona del pure fuckin' death metal fa molto piacere; sono stati molto costanti nella loro ascesa, pubblicando un album all'anno dal 1999, tutti in crescendo qualitativo. Che altro dire: se siete fan dello swedish death metal e di band come Entombed, Unleashed, Dismember e Grave, questo disco non potrà lasciarvi indifferenti.
Recensione a cura di Alessio 'Slayer' Noè

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