Min**ia, che disco.
Signore e signori, benvenuti all'ennesimo capolavoro dei
Kaipa, e stiamo parlando di QUARANT'ANNI di band, una delle massime espressioni del prog rock di matrice scandinava di sempre.
Più noti alla cronaca per essere (stati) la nave-madre di Roine Stolt, oggi i Kaipa, per ogni progster che si rispetti, sono niente più e niente meno che un'istituzione. E, qualora il concetto non vi fosse chiaro, eccovi serviti sessantanove minuti di musica da perderci la testa.
"
Sattyg" ('
diavoleria', in svedese) è la quadratura di un meraviglioso cerchio musicale, sorretto oggi come non mai dalla stupenda, magniloquente, sbalorditiva chitarra di
Per Nillson, un fenomeno assoluto. E sin dalla incredibile suite "
A Map of your Secret World" verrete catapultati in un mondo dove la musica è incontro, fusione, sperimentazione, dove i Genesis vanno a cena con Frank Zappa, dove il jazz incontra un chitarrista metal, dove la voce angelica di Aleena si sposa con una sezione ritmica da capogiro, e dove flauti e violini vi porteranno a spasso tra Beatles e King Crimson.
Capolavoro assoluto dell'album, a mio parere, quella "
Screwed-upness", zappiana sin dal titolo, che sembra frutto di un'improvvisazione in studio, ma che fa veramente girare il collo quanto a bravura e cura strumentale.
Ma qua, tanto per cambiare, non c'è una nota fuori posto. E non vi ho parlato della meravigliosa voce di Patrick Lundstrom, e non vi ho parlato di testi densi di pathos e MAI scritti solo per riempire gli spazi tra gli strumentisti.... Taaaanta roba, ma tanta. Se amate il prog, se amate i Kaipa, se vi piace sentire sperimentatori di altissimo livello, "Sattyg" è l'album definitivo. Oh, se poi vi piacciono gli Amaranthe ditelo, eh...
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