Immaginate un gruppo di ragazzotti elvetici, annoiati dal clima freddo e uggioso del centro della Svizzera, con sullo sfondo una montagna chiamata
Fräkmündt (da cui pendono il nome), ecco, dicevo, immaginateli in un’osteria a tracannare birra doppio malto e a raccontarsi miti e leggende della loro terra. Trasponete tutto questo in musica e avrete i
Fräkmündt, musica folk allegra (diciamo pure alcolica), cantata in crucco, nata per allietare le serate di bovari dopo una giornata intera sui pascoli alpini e prealpini.
Non metto in discussione il valore ‘artistico’ di questo disco, mi chiedo solo a chi possa piacere o interessare.
La musica folk, quella più tradizionale, nasce e vive per gli autoctoni, a patto che non assurga a fenomeno mondiale, come può essere per la musica irish.
In questo caso se proprio ho voglia di musica tradizionale preferisco tarantelle e tammurriate. Al limite pure gli zampognari. E scusate se è poco.
Ciò detto, nonostante la presenza di
Anna Murphy degli
Eluveitie, questo “
Landlieder & Fromdländler” è un disco ampiamente trascurabile.
Poi possiamo stare qui a menarcela sulla tradizione, sul folklore, sul fascino di scoprire miti e leggende della patria dello Swatch, ect.
Sta di fatto che ci sarà un motivo se nel corso dei secoli la Svizzera ha prodotto solo orologi, cioccolata, banche e Federer.
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