Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Napalm Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SEND ME A LIGHT
  2. CAST AWAY
  3. LOST
  4. REALM OF FANTASY
  5. PHARAOH'S REPENTANCE
  6. WINTERNIGHT
  7. STATE OF SUSPENSE
  8. LEMURIA
  9. LAST SHUT OF YOUR EYES

Line up

  • Nicole: vocals
  • Mario: vocals
  • Werner: guitars
  • Mike: bass
  • Miro: keyboards
  • Thomas: drums

Voto medio utenti

Un paio di anni fa mi capitò di vedere dal vivo i Visions of Atlantis, che ebbero l'ingrato compito di aprire una serata durante la quale si esibirono anche Finntroll e Katatonia. La performance dei primi non fu particolarmente esaltante, e il loro symphonic/power metal (che pareva una brutta copia del sound dei Nightwish) non mi colpì per nulla. Ricordo che di tutto ciò che ascoltai l'unica cosa che si salvò fu la voce della cantante, mentre il resto mi parve davvero poca cosa... Adesso mi ritrovo a sentire questo nuovissimo lavoro dal titolo "Cast away", e non posso non esprimere un certo stupore per i passi da gigante compiuti dalla band austriaca. È chiaro che la musica proposta non è proprio il massimo dell'originalità, però il cd nel suo piccolo si fa alquanto notare, e ci offre un insieme di brani azzeccati e piacevoli. Le tracks incluse sono nove, per un totale di "soli" quarantuno minuti (ma in più c'è anche una traccia video), quello che conta però è che la loro qualità media è piuttosto alta, e che si tratta di episodi molto dinamici e articolati. In questo caso direi che i VOA hanno davvero saputo trovare un buon equilibrio tra i vari elementi che compongono il loro sound, che non risulta mai eccessivo o pomposo, ma neanche troppo complesso. In un certo senso si potrebbe dire che il gruppo ha puntato molto sull'immediatezza delle canzoni, ma tutto sommato non parlerei di un album troppo "commerciale"... Credo piuttosto che il sestetto abbia voluto privilegiare un approccio a questo genere di musica che fosse il più possibile personale, e mi pare che sia riuscito molto bene nell'intento. Ho trovato davvero bella anche l'alternanza tra vocals maschili e vocals femminili, che una volta tanto ha motivo di esistere (ci sono infatti molti casi di formazioni in cui l'uso delle prime risulta abbastanza superfluo perché servono solo da "contorno" per le altre...). Un gran bel dischettino insomma, che come unica pecca ha l'orribile e pacchianissima cover (raffigurante un fondale marino sul quale sono adagiate parti di un vecchio veliero e un'enorme ostrica con tanto di perla!), ma in effetti c'è poco da stupirsi perché questo tipo di band non si mettono quasi mai in luce per il loro buon gusto in fatto di grafica...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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