Proviene dalla lontana Scozia, partorita dalla mente dell’ex Cerebral Bore Chris Lewis (n.d.r. fece parte della formazione prima dell’ingresso come vocalist di Simone Pluijmers), questa nuova intrigante creatura dedita al culto del brutal death metal.
I Cancerous Womb esordiscono per l’irlandese Grindscene Records dopo aver attirato qualche anno addietro l’attenzione dei più attenti alle realtà underground, con la pubblicazione dell’ep “Austrian basement”, 7” le cui canzoni sono state “integrate” in questo “Born of cancerous womb”.
L’album si apre con l’ottima “Father’s toy” – senza dubbio uno degli episodi da segnalare – che ci fa subito capire che non ci aspetterà la classica passeggiata di salute.
Drumming forsennato, riffing tagliente e alternanza fra growl e screaming la fanno da padroni, la potenza espressa dal quartetto è controllata e mai caotica o, peggio, fine a sé stessa, durante lo scorrere dei minuti si ha l’impressione di ascoltare un gruppo consapevole dei propri mezzi, versatile il giusto, e con le abilità tecniche necessarie per stare a galla nell’affollato mare death metal anche quando decide di sconfinare in territori più grind.
Tracks quali “Up to my nuts in guts”, “Torn from gunt to cunt” emergono durante l’ascolto, ma è la visione di insieme di “Born of…” a promuovere a pieni voti il lavoro svolto dai Cancerous Womb.
E’ come uscire vivi da una centrifuga a cui stanno sparando con una mitragliatrice, un lavoro che farà felici anche i più critici fra i deathster e che ci regala una nuova band da tenere d’occhio per il prossimo futuro.
Stay tuned!