Forte di una delle copertine più brutte degli ultimi anni, arriva il secondo album per i bulgari
Project Arcadia, adesso rinforzati dall'ingresso tra i ranghi del buon
Urban breed, già voce di Tad Morose e altri. L'ottimo singer infarcisce di melodia e classe una miscela sonora già buona e promettente, a cui partecipano musicisti dalle indubbie capacità allo strumento, che preferiscono modellare il loro power metal ed infarcirlo di sfumature, dai frequenti stacchi prog-metal a corpose aperture melodiche, come nel caso di "
I am Alive" o "
The Ungrateful Child". Ma è con i brani più muscolosi che i Project Arcadia riescono a lasciare un segno più tangibile della loro presenza: l'opener "
Here to Learn" detta il mood di un album che gioverà di ritornelli cantabili e di facile presa, la nervosa e contorta "
Beggars at the Door" offre l'anima più tecnica e aggressiva del combo, mentre songs come "
Formidable Foe" o "
The Deal" viaggiano a cavallo tra Royal Hunt, Kamelot e tutto il filone del "nuovo" power metal, melodico e tecnico, con più di una strizzata d'occhio al classic ed ai derivati più hard'n'heavy.
Tutto sommato, "
A Time of Changes" è un album godibilissimo, con belle melodie ed ottimi solos, che fanno da perfetti accompagnatori a brani di sicura presa, per quanto non originalissimi. Bella lì!
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