Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2014
Durata:50 min.
Etichetta:Inner Wound Recordings

Tracklist

  1. BACK FROM THE EDGE
  2. THROUGH THE OPEN DOOR
  3. MOMENT OF FLIGHT
  4. DREAMWALKER
  5. THE MACHINE STOPS
  6. CONSEQUENCE OF CHOICE
  7. END OF ETERNITY
  8. ONWARD (DESTINY CALLS II)

Line up

  • Sarah Teets: vocals, flute
  • Mike LePond: bass
  • Kalin Schweizerhof: drums
  • Jeff Teets: guitars, keyboards, vocals (backing)

Voto medio utenti

La presenza di Mike LePond (si... il bassista dei Symphony X) è indubbiamente un fattore importante nell'attirare attenzioni sul secondo album degli statunitensi MindMaze, e comunque su "Back from the Edge" ci sono anche altri ospiti, trai quali spicca la presenza di Jens Johansson (in gioventù con Yngwie Malmsteen e ora negli Stratovarius).
Non che i MindMaze non abbiano altri mezzi per farsi apprezzare: qui c'è evidenza di un songwriting fluente e accattivante, con una prestazione dei singoli di qualità, soprattutto da parte del chitarrista Jeff Teets mentre la prova di Sarah Teets, pur discreta, necessiterebbe di un po' di cattiveria in più, quella che avrebbe alzato il livello di energia in brani come "Moment of Flight" e "Dreamwalker".

Al di là dei suoi natali, "Back from the Edge" è un album che guarda con attenzione al Power Metal Europeo, spaziando tra gruppi come Stratovarius, Eldritch, Visions of Atlantis o Seventh Wonder, con gli imprescindibili Iron Maiden che sono citati qua e la, soprattutto da Jeff Teets (nella lunga e intricata "The Machine Stops" o sulla conclusiva "Onward (Destiny Calls II)"), mentre dal Nuovo Mondo si possono cogliere tracce di Savatage e Fates Warning.

La sensazione è che i MindMaze stiano uscendo dal loro bozzolo e che non abbiano ancora espresso tutto il proprio potenziale, e potrebbero farlo sfruttando non solo l'evidente predisposizione melodica di Sarah ma aiutandola ad accentuare il Lato Oscuro della Forza enfatizzandone il pathos, tenendo anche conto che la possibilità di collaborare con musicisti del calibro di LePond e Johansson non può che dare un importante contributo alla crescita del gruppo.

La prova del nove ce la daranno in occasione del loro terzo album, ma già qui fanno intravedere - e soprattutto ascoltare - buone cose, tanto da fare almeno un pensierino sull'opportunità di recuperare il loro precedente album, "Mask of Lies".



Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 nov 2014 alle 10:30

A chiunque abbia voglia di approfondire, dopo numerosi ascolti, dico che questo disco non è affatto male....anzi....

Inserito il 28 nov 2014 alle 09:48

Argh... mi devo ricordare di disattivare lo "scorrettore" ortografico :) Grazie per la segnalazione! S.

Inserito il 28 nov 2014 alle 09:36

non conosco gli "Straripato"... sono percaso un gruppo Poter Metal Europeo?!? :DDDDDDDDDD

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