Il nome adottato da questa formazione milanese, assieme al titolo del loro album d'esordio, avrebbe dovuto mettermi in preallarme, invece il loro brutale attacco è giunto quasi a sorpresa, anticipato da quell'urlaccio che in apertura di "Blood Soaked Ground" riesce a sovrastare un drumming infervorato e incalzante.
Ad ogni modo, pur suonando sotto le insegne dei
Grind Zero, sono ben altre le pulsazioni musicale che "Mass Distraction" sbatte in faccia all'ascoltatore: un Death Metal ruvido e massiccio che nulla concede ai
modernismi che con il tempo hanno contaminato il genere, piazzandosi là... dove facevano danni gruppi come Dismember, Obituary o Cannibal Corpse.
I Grind Zero si sono formati nel 2011 e quindi arrivano rapidamente al loro primo album, firmando per la Mighty Music, sulla scia del loro demo "Forceful Displacement" che anticipava tre brani che vengono ora riproposti, e tra questi anche la già citata opener. Uno dei pezzi migliori del disco, assieme all'ottima "The Black River" dove il cantato di Marco Piras si incastra in un esemplare momento di Death Metal cadenzato e opprimente, oppure alla stessa titletrack quando i chitarristi si concedono fugacemente ad un minimo di melodia.
Una nuova freccia nella faretra del Death Metal
made in Italy, anche quando a scoccarla è un'etichetta straniera come la danese Mighty Music. Ma poco importa... basta che poi raggiunga il bersaglio.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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