Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2014
Durata:42 min.
Etichetta:Inner Wound Recordings

Tracklist

  1. WHISPERED DREAMS
  2. HIGHWAYS TO NOWHERE
  3. BETTER ANGELS
  4. ROSE IN BLOOM
  5. HEART OF THE SUN
  6. AZTEC GOLD
  7. FIERCE BATTALIONS
  8. SONS OF LIBERY
  9. CHASING THE NIGHT
  10. FALLING STAR

Line up

  • Paul Miller: bass
  • Frederick Thunder: guitars
  • Patrick Harrington: guitars
  • Boris Le Gal: drums
  • Willy Norton: vocals

Voto medio utenti

"Solo lo stolto non cambia mai idea".
E siccome non mi ritengo uno stolto, capita spesso che io cambi idea sulle cose, sui gusti, sulle persone. Filosofia spiccia a parte, capita anche che un disco mi piaccia tantissimo al primo impatto, poi però con lo scorrere delle settimane e dei mesi lo stesso mi venga a noia o comunque perda un pochino di valore.

Il perchè di questo cappello introduttivo al limite del filosofico è presto detto: il precedente disco dei Neonfly, "Outshine the Sun", mi era piaciuto tanto.
Troppo.
A distanza di tempo, continuo ad apprezzarlo ma obiettivamente mi rendo conto che era un disco bello ma non eccezionale, al quale probabilmente oggi darei un pur onestissimo 7 ma non molto di più.
E' quindi con parecchia attenzione a non scottarmi che mi sono avvicinato al nuovo disco dei giovani inglesi, "Strangers in Paradise", ed è per lo stesso motivo che mi sono preso del tempo per valutarlo con una certa dose di obiettività.
Il risultato? Ecco, stavolta non mi sbaglio e difficilmente cambierò idea: questo secondo lavoro dei Neonfly E' un disco eccellente, per tutta una serie di motivi. Prima di tutto è molto più maturo, figlio di una crescita naturale, dettaglio riscontrabile soprattutto nella varietà e allo stesso tempo dell'omogeneità dei pezzi proposti. Se l'esordio era a tratti un'accozzaglia poco definita di power e AOR melodico, questo sophomore album è molto più coerente nella sua direzione, avendo abilmente limato le differenze nette di genere e abbattuto qualunque confine.
Ottima è anche la prestazione del vocalist Willy Norton, cresciuto esponenzialmente rispetto al passato e ormai caratteristico nella sua voce cristallina e potente.
I Neonfly dimostrano la loro maturità funzionando anche quando calano i giri del motore: "Rose in Bloom" è una ballad toccante, tipica, mentre "Falling Star" è un mid-tempo strepitoso, un crescendo continuo fino al magnetico chorus. Aggiungiamoci anche la strumentale "Aztec Gold", molto "videoludica" e potenzialmente adatta a un Final Fantasy qualunque, tanto per completare una lista di brani davvero notevoli.

Stavolta non mi sbaglio: "Strangers in Paradise" dei Neonfly è un album ottimo, non eccezionale ma solidissimo, decisamente superiore ad un esordio che col passare dei mesi è inevitabilmente calato, causa difetti naturali figli dell'inesperienza. Consigliatissimo a tutti gli amanti del buon power ma anche a quelli dell'AOR, che potrebbero rimanere stupiti dagli inglesini.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 dic 2014 alle 20:09

buon album. bene le parti power...quelle aor non mi hanno convinto molto.

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