A distanza di due anni dall’uscita del primo demo omonimo, pubblicato dalla Satanath Records, tornano i russi MORODH con il primo full, questa volta marchiato Witching Hour Production, la stessa casa madre dei colleghi blackster Thaw.

“The World Of Retribution” è il titolo scelto per questo primo full, contenente otto tracce per un totale di quasi un’ora di ascolto. Pur essendo una realtà nuova, i Morodh, riescono a destreggiarsi con naturalezza, lungo i sentieri tortuosi del black metal depressive, aggiungendo una dose di suoni più gelidi rispetto a quelli del demo. Ottima la prova del cantante, che si offre sia in scream classico che in pulito melodico nella quarta traccia. Non da meno lo sono anche gli altri componenti, che amalgano i loro strumenti creando riff interessanti, corposi e in alcuni tratti orecchiabili. Smantellando i testi di questo platter, si percepisce il percorso che i Morodh hanno compiuto per arrivare alla resa finale, un viaggio ingarbugliato sulla via del "Mondo della Retribuzione", una sorta di "io ti do la mia vita per essere retribuito con la fine della mia stessa vita, nulla può rendermi più felice se non il decesso della stessa...". Il song writing di questo album è senza dubbio la prova decisiva delle loro capacità compositive e consacra la band ad una consapevolezza maggiore, rispetto alla partenza del demo che non era delle più rosee aspettative.

Con questo full i Morodh, possono tranquillamente diventare successori dei norvegesi Forgotten Woods fermo restando e ammesso che continuino a mantenere questa modalità creativa, tra qualche anno non avranno da invidiare nulla a nessuno. “The world of retribution” è un buon disco, dai suoni delicatamente gelidi e taglienti, con una spiccata capacità compositiva fresca e innovativa.