Il suono dell'Inferno, il male imprigionato in musica è ancora pulsante, vivo, famelico e subdolamente ammaliante. Gli Hocico, maestri incontrastati dell'EBM più oscura, dark e gotica in circolazione, rialzano la testa e tornano a colpire duro. Ancora una volta liriche piene di rabbia, di odio e di disperazione, circondate da atmosfere horrorifiche, malsane, supportate da un beat penetrante, sempre ricco di groove e di lucida cattiveria. 'Wrack And Ruin', rispetto al precedente full 'Signos De Aberracion' ne prende un pochino le distanze, scremandone l'inquietudine chirurgica, per innescarla su alcuni elementi acidi propri di 'Sangre Hirviente' trasportandoli in un sound dal sapore lontanamente e velatamente Wave (lontani richiami a 'Odio Bajo El Alma'… ), pur rimanendo inchiodato su ritmi da dancefloor (spesso cadenzati, nel miglior electro style e mai esageratamente veloci) e su aperture che sfiorano la Trance Music (la fantastica 'Ecos' ne è un esempio lampante). Il risultato è un dischetto praticamente senza sbavature, ossessivo ma al contempo liberatorio, cerebrale ed affascinante nella sua dannazione. La Bestia ritrova il suo Regno, in attesa che gli Angeli cadano nel fango, nella ruggine, nella sporcizia e nei grumi di sangue che adornano il lato oscuro della vita. Ancora una volta, gli Hocico dipingono l'Inferno come nessun altro riesce a fare... ed è come tornare a casa. Dedicado a la peste humana.
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