"Spero che questi successi convincano qualche ragazzo disabile ad uscire di casa a riprendere a vivere con lo sport. La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni."
Sostituite "sport" con "musica" nell'aforisma di Alex Zanardi e avete la frase perfetta per caratterizzare questa recensione di "
Musical Colors", secondo album dell'artista romano
Mario Contarino alias
TBP, affetto da anni dalla Distrofia Muscolare di Duchenne ma che mai ha smesso di comporre ottima musica, trascinato da un amore inarrestabile per la stessa e per la vita.
Ed è un amore per la musica che si trasforma in note su un pentragramma, grazie ad un'abilità compositiva superiore e a un gusto sopraffino, mai banale, mai troppo complesso, ricercato ma di classe. Ogni brano ha senso di esistere come entità unica ma è la loro unione che fa di "Musical Colors" un disco eccellente, grazie a Mario e grazie alla pletora di musicisti e cantanti che lo accompagnano nella realizzazione di questo progetto, capitanati per importanza (non me ne vogliano gli altri) da
John Macaluso e
Roberto Tiranti.
Se la base del lavoro di Contarino è innegabilmente il prog, va detto che su questo disco possiamo trovare davvero ogni sua sfumatura: si va dalle atmosfere più heavy di "
Lady Hope" con
Marco Sivo (ex Planethard) alla voce fino alla tranquillità di "
J.", passando per le sonorità quasi djent-oriented di "
The Scorpion" (
Leonardo Porcheddu è tanta roba), fino ad arrivare al power-prog della bellissima "
Reach for The Sky", dove il già citato Tiranti e l'ottimo
Alessandro Del Vecchio duettano su un brano eccezionale, senza dubbio il migliore del disco, con scontati e innegabili richiami ai migliori Labyrinth e con un grandioso lavoro alla chitarra da parte della bravissima
Irma Mirtilla.
Non vi basta? Blues, fusion, hard rock..su "
Musical Colors", nomen omen, potete trovare davvero tutte le sfumature di colore della musica, tinte da un pittore davvero eccellente quale si dimostra Mario Contarino e realizzate alla perfezione da un gruppo di artisti di spessore, eccellenza italiana. Se vi piace la buona musica, DOVETE farlo vostro.
Quoth the Raven, Nevermore..
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