Il 2014 sta per chiudersi.
Fuori dalle mie finestre soffia un vento gelido e la notte è ormai calata.
Tutto sembra essere avvolto dal freddo.
Proprio quel freddo che è il protagonista assoluto di
"L'aorasie des spectres rêveurs", EP di quattro brani che sancisce il ritorno sul mercato discografico per
Fiel ed i suoi
Grimoire.
Quattro brani di purissimo black metal di scuola canadese: maestoso, epico, sognante, gelido.
In una parola, semplicemente meraviglioso.
Grimoire è un progetto affascinante, certamente uno dei migliori dell'intera scena, grazie ad una musica capace di farci vagare in un mondo da sogno ed al contempo in grado di lacerare la pelle con le sue gelide lame.
Nonostante ci si trovi al cospetto di un semplice EP, la sensazione è quella di ascoltare qualcosa di stupefacente, qualcosa che sembra una tempesta che trascina via ogni cosa trovi al suo passaggio, qualcosa che ci conduca per mano in un mondo quasi magico,
"L'aorasie des spectres rêveurs" contiene melodie che sembrano non avere tempo e che dimostrano un gusto musicale, ormai merce rarissima, in grado di elevare questo lavoro sopra la media e di farlo assurgere a piccolo capolavoro con il quale stupirsi e perdersi.
FIel urla, dunque, tutta la sua rabbia al mondo, ne decanta la magnificenza della natura, e ci avvolge nelle spire della sua musica delicata in certi arrangiamenti e costantemente ghiacciata nella sua atmosfera crepuscolare, il tutto mentre le chitarre e la sezione ritmica non lasciano un attimo di pace tracciando traiettorie gonfie di furia e brutalità, o aprendosi, improvvisamente, a passaggi evocativi ed infiniti nei quali lo sguardo si smarrisce.
"L'aorasie des spectres rêveurs" contiene quattro gemme di pura bellezza ed è un album che non deve passare inosservato perchè
Grimoire altro non è se non un vero e proprio maestro delle emozioni.
Emozioni purissime.
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